Continua lo stato di agitazione dei dipendenti del blocco operatorio del Noa di Massa proclamato dalla Funzione pubblica della Cgil e dal Nursind. Si è tenuto ieri mattina in Prefettura a Massa un incontro con l’Asl per cercare una soluzione ai problemi, relativi alla mancanza di personale, soprattutto di infermieri, denunciati dai sindacati. Ricordiamo che lo stato di agitazione era stato indetto dalla Fp Cgil al termine di un’assemblea sindacale molto partecipata, che faceva seguito a una richiesta esplicita di aiuto dei dipendenti della sala operatoria del Noa. Gli stessi, in una lettera sottoscritta individualmente dalla maggioranza, segnalavano "un clima intollerabile e una carenza organica e organizzativa" all’interno del blocco operatorio. Anche il Nursind ha segnalato "una grave carenza di personale infermieristico in relazione ai volumi di attività, cosa che si ripercuote sull’organizzazione e sul clima interno, oltre a problematiche di tipo organizzativo e legate alla cosiddetta recovery room" .L’incontro di ieri, alla presenza del capo di gabinetto della Prefettura, ha avuto anche momenti di tensione importanti, data la delicatezza dell’argomento e le posizioni differenti espresse.
"Nel rispetto delle competenze proprie dell’azienda sanitaria, e nel riconoscerne la titolarità in tema di organizzazione del lavoro – afferma Alessio Menconi, segretario generale Funzione pubblica Cgil Massa Carrara – abbiamo ribadito la necessità urgente di ampliare l’organico attraverso un potenziamento del comparto infermieristico. La sala operatoria è il fulcro dell’attività di un presidio ospedaliero poiché da lì si attivano tutta una serie di attività che vanno a declinarsi negli altri servizi ospedalieri. Per questo il problema va affrontato prioritariamente mettendo in campo tutte quelle che sono le possibilità risolutive".
"Come Fp Cgil – continua Menconi – abbiamo ribadito la nostra volontà di proseguire con lo stato di agitazione nel caso in cui le nostre richieste non fossero state prese in considerazione e a quel punto le parti, consigliate anche dal capo di gabinetto, hanno convenuto di rinviare la ’procedura di raffreddamento’ al 26 agosto. Se in quella data avremo garanzia di presa in carico di quanto rivendicato, tra cui prioritariamente le assunzioni di infermieri nel blocco operatorio, valuteremo l’opportunità di ritirare lo stato di agitazione, altrimenti proseguiremo la nostra battaglia mettendo in campo tutte le azioni necessarie a tutela della salute di cittadine e cittadini e di diritti di lavoratrici e lavoratori".