Aspettando San Terenziano. Saluto in musica all’estate

Sabato il tradizionale appuntamento per le celebrazioni del martire. Un’occasione per stare insieme e gustare le tipicità. Il progetto dei giovani.

Aspettando San Terenziano. Saluto in musica all’estate

L’oratorio di San Terenziano sarà location principale delle attività della festa

Un concerto, dj set e coktail bar a cura del Caffè Bellotti per festeggiare San Terenziano nel castagneto di Mignegno dover sorge un antico oratorio dedicato al santo che fu vescovo di Todi. L’appuntamento è per sabato dalle 18 a notte inoltrata. Gli organizzatori fanno capo al gruppo sportivo e ricreativo locale, attivo dal 1972. Per sottolineare l’esigenza di salvaguardare la tradizionale festa che cade l’1 settembre e che per i residenti sancisce l’addio alle vacanze estive, i giovani di Mignegno hanno deciso di allestire un evento musicale e di socializzazione alla vigilia per promuovere la continuità dell’evento.

La tradizionale sagra del primo settembre richiama un mercato ambulante accompagnato da diversi stand gastronomici allestiti da gruppi di volontari locali a partire dalle vie interne del borgo fino alla Piana e all’oratorio. La comunità pontremolese coglie l’occasione per una scampagnata oltre che per partecipare alle funzioni religiose nel piccolo oratorio che ha più di 500 anni. Il programma prevede la celebrazione di messe ogni ora a partire dalle 7 sino alle 11. Nel pomeriggio proseguono le manifestazioni campestri. Una visita a San Terenziano prima del rientro dalle vacanze è divenuta quasi una regola per tutti gli emigrati che si ritrovano nel castagneto a gustare le specialità gastronomiche locali preparate negli stand aperti sino a tarda sera. I giovani però hanno giocato d’anticipo e vogliono festeggiare il santo per primi con la musica della Nolo Band di Milano che animerà la serata assieme al Caffè Bellotti. Lo storico Paolo Lapi autore del libro “L’oratorio di San Terenziano di Mignengo tra storia e devozione“ ha tracciato le origine dell’edificio costruito nel 1514 dopo il transito del frate francescano Tommaso da Osimo, predicatore itinerante, su commissione della Confraternita di S. Lorenzo della Misericordia. L’edificio fu anche un “romitorio“ fino ad arrivare, dopo aver rischiato di essere trasformato in cimitero, a diventare “Oratorio del Santo d’la fëvra“, titolo guadagnato da San Terenziano durante il colera degli anni 1854-55, senza dimenticare episodi legati ai due periodi bellici del XX secolo.

Notizie che si possono leggere nel libro uscito nel 2005 che, ha sottolineato Lapi, "è un contenitore di documenti letti alla luce dei ricordi di gente che erano ancora in vita a quel tempo e che venivano da quel mondo dove la voce e i gesti erano le modalità del comunicare". Il santo martire risalente al II° secolo sarà festeggiato a suon di rock’n’roll swing fever (con successi italiani e internazionali anni ‘50, ‘60 e ‘70 e brani attuali rivisitati con le sonorità del passato).

Natalino Benacci