Acqua inquinata, conto alla rovescia

Ieri nuovi prelievi di Asl e Gaia su serbatoi e punti di prelievo. L’ordinanza di divieto resta fino a domani

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di Francesco Scolaro

Sono ore decisive per il ritorno alla normalità nella rete di distribuzione di Gaia. Ieri l’azienda sanitaria e il gestore idrico hanno effettuato nuovi prelievi: uscita dell’impianto del Cartaro e uscita del terzo serbatoio di Ischignano attualmente attivo e in rete. Altre verifiche sono state eseguite a Mirteto, Canevara, via Prado, Casette, Cinque Vie. Gaia ha controllato anche il punto di prelievo di Volpigliano. Si attendono i risultati di queste analisi per poter avere una fotografia dello stato attuale e poter procedere con l’eventuale revoca dell’ordinanza, escludendo definitivamente la presenza del batterio Clostridium Perfringens nella rete dell’acquedotto. A ogni modo ci vorranno dalle 21 alle 24 ore almeno e, salvo ulteriori criticità, l’ordinanza dovrebbe essere finalmente ritirata nella giornata di mercoledì. Spetterà poi a Gaia individuare la sorgente della contaminazione e capire come risolvere il problema, oltre a sanificare i serbatoi di Ischignano dove è stato individuato il batterio.

Resta attivo nel frattempo il servizio di distribuzione dell’acqua con autobotti nelle aree interessate, fino a revoca dell’ordinanza. Mentre si lavora a ‘monte’ per superare l’emergenza Clostridium, il gestore idrico sta portando avanti le opere di potenziamento dei depuratori per garantire un’estate senza divieti di balneazione. Ieri è stato fatto il punto dei cantieri al Lavello2, durante il sopralluogo della commissione ambiente del Comune di Massa, presieduta da Roberto Acerbo, assieme all’assessore all’ambiente Paolo Balloni. Presenti sul posto anche la vice presidente di Gaia, Michela Consigli e l’ingegner Francesco di Martino, dirigente tecnico.

Il depuratore Lavello 2 è stato recentemente dotato di vasche di prima pioggia con lo scopo di immagazzinare, durante intensi eventi meteorici, l’acqua in eccesso rispetto a quella che mediamente un impianto riesce a trattare, ritardando così l’attivazione del by-pass. La scelta progettuale è stata quella di ristrutturare una vasca, già esistente e non utilizzata, per trasformarla in una nuova vasca di laminazione e disinfezione. Questa nuova vasca, che ha una capacità di accumulo pari a circa 3.500 metri cubi, è stata poi collegata tramite un apposito sistema di sfioro e relative tubazioni all’altra vasca di laminazione già esistente. Al riempimento della nuova vasca (denominata LAM 2), si attiverà uno sfioratore superficiale che attraverso i nuovi collegamenti idraulici convoglierà le acque di by-pass laminate alla tubazione di scarico dell’impianto. Al termine dell’evento meteorico l’acqua accumulata nella nuova vasca sarà poi pompata all’interno della vasca di laminazione già esistente.

Nella nuova vasca è stato installato anche un clororesiduometro, per regolare lo svuotamento della stessa in funzione del cloro residuo. L’investimento complessivo per eseguire l’intervento descritto è stato di circa 100mila euro. Sul Lavello2 sono poi in fase di progettazione una nuova centrifuga più performante e di nuovi ispessitori dinamici per l’ottimizzazione della linea fanghi. Per il miglioramento delle condizioni ambientali è prevista anche l’installazione di due impianti di trattamento degli odori, per i locali di pretrattamento e per il locale fanghi.