"Voglio solo il massimo"

Lucchese Bulgarella: "Qua per vincere, ma va fatto insieme" .

"Voglio solo il massimo"

"Voglio solo il massimo"

Per essere oggi il numero uno nel suo settore, quello del restauro di immobili storici, con un "portfolio" di oltre 35 strutture alberghiere di pregio, disseminate lungo tutto lo Stivale, Andrea Bulgarella ha dovuto lavorare una vita. Ha… combattuto e vinto decine di "battaglie". Forse quella più difficile è legata, paradossalmente, alle vicende della Lucchese, della quale è diventato da poco il presidente. Perché il calcio è un mondo a sé, diverso da qualsiasi altra attività, perché ruota intorno ad un pallone.

Comunque Andrea Bulgarella si è tuffato in questa avventura, perché a Lucca, dopo la chiusura dell’ esperienza di Vichi e compagni, non c’è stato nessuno, tra gli imprenditori locali, a caricarsi sulle spalle la responsabilità economica e non solo di non far morire il calcio. Lui, invece, lo ha fatto, mettendo in campo alcune parole-chiave, come passione, entusiasmo, capacità manageriali, voglia di vincere; oltre, ovviamente, a risorse economiche adeguate.

Oggi, a poche giornate della conclusione del campionato, il presidente ha tracciato un primo bilancio.

"Per prima cosa – ha detto il numero uno rossonero – ribadisco che sono venuto a Lucca per costruire un progetto sportivo vincente. Perché non sono uno al quale non piace solo partecipare, ma “gioca” per ottenere il massimo. Era, tuttavia, impensabile ottenere subito dei risultati; ma quello di gran lunga più importante di tutti, anche se, magari, fa poca presa tra i tifosi (tocca a noi fare di tutto per averli dalla nostra parte), è stato quello di aver messo i conti in ordine: di aver permesso alla società di avere un presente ed un futuro. Ci siamo caricati di spese importanti che stiamo pagando, mese dopo mese (non solo quelle correnti, ma anche quelle che abbiamo… ereditato). Sicuramente sono stati commessi degli errori, dei quali ci assumiamo le responsabilità; ma siamo qui per correggerli, in vista della prossima stagione che dovrà essere vincente".

Quando parla del suo lavoro, ripete, spesso, frasi come: volontà, passione, capacità, sacrificio. Dovrà avere queste caratteristiche la Lucchese del domani?

"Assolutamente sì. Guardi, di solito sono uno che lavora decine di ore al giorno, ma trovo sempre il tempo da dedicare alla squadra. Lo può confermare il mister che, due giorni fa, è venuto a trovarmi alle dieci di sera e al quale ho ripetuto proprio quei concetti che mi stanno più a cuore, come il lavoro e l’impegno, una maggiore concretezza e capacità nella gestione delle varie fasi di una partita. Molte le cose che non hanno funzionato: altrimenti oggi non ci ritroveremo in una posizione di classifica di rincalzo. Ma, ormai, la stagione è andata. Chi lavorerà nella Lucchese della prossima stagione dovrà dare il massimo, perché massimo sarà l’obiettivo che vorrei raggiungere".

Una curiosità, presidente: sarà da solo a tirare le fila?

"Da solo non sono, perché ho con me dei collaboratori fidati. La Lucchese società dovrà avere una struttura “light”, come ho nelle mie aziende. Lasciamo stare le etichette come direttore generale o roba del genere. Voglio collaboratori che condividano con me l’entusiasmo, la mia stessa voglia di vincere. E’ naturale che dovremo fare un… restyling della squadra di quest’anno; ma credo di avere, su questo terreno, i requisiti giusti per presentare ai prossimi nastri di partenza della serie “C” una Lucchese vincente. Al momento opportuno renderò note le mie intenzioni su una squadra che, in ogni caso, dovrà cambiare… pelle e molti degli interpreti di quest’anno. Confermo che mi piacerebbe riscattare Yeboah ed avere al centro dell’attacco un vero bomber, uno di quelli che solitamente vanno sempre in doppia cifra. Ai rinnovi, sta lavorando Lo Faso".

"Dimenticavo – ha concluso Bulgarella – un aspetto fondamentale: per costruire qualcosa di veramente importante e duraturo sarà importante che a… remare nella stessa direzione siano: istituzioni, stampa, tifosi, mondo imprenditoriale lucchese. Perché da solo non ce la posso fare…".

Emiliano Pellegrini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su