Non sono buone notizie quelle che giungono dall’infermeria per il Seravezza Pozzi. Come se non bastasse l’andamento ondivago non solo dei risultati e delle prestazioni ma anche soprattutto proprio dello scendere in campo (tra blocchi e rinvii i verdazzurri sono stati fermi un mese, poi hanno rigiocato domenica 15 novembre... e di nuovo un mese senza partite), arriva pure la conferma dello stop di almeno un mese per l’attaccante Veratti. Poco fortunato il Seravezza dunque coi nuovi innesti. La campagna acquisti dell’estate 2020 aveva portato in dote, dovendo far fronte alle partenze impreviste (perché Vangioni avrebbe voluto tenerli entrambi e la società pure) di Valerio Giordani dietro e di Diego ‘Bobby’ Frugoli davanti, il centrale di difesa Andrea Bagnai ed il centravanti Luca Veratti. Bagnai si è strappato già prima dell’inizio del campionato con uno stop forzato di tanti mesi che non sono ancora terminati considerato che il Seravezza non vuole rischiare ricadute e quindi non forzerà il suo rientro, prendendosi tutte le precauzioni del caso per riaverlo a gennaio. Veratti invece, che si era pure presentato bene col gol-partita di testa contro la Marignanese, poi ha avuto difficoltà nell’esprimere le sue doti in campo per varie ragioni legate sia alla condizione di forma del giocatore (che avendo un fisico importante ha bisogno di più tempo degli altri magari per girare al meglio) sia all’aspetto tecnico-tattico di un Seravezza di Vangioni abituato a giocare in una maniera diversa rispetto a quella ideale per esaltare le caratteristiche di una prima punta come lui.
Nell’ultima partita giocata, ormai un mese fa, Veratti partì addirittura dalla panchina nel match poi perso col Fiorenzuola. E in allenamento ecco anche l’infortunio a conferma di un periodo storto: guaio al legamento della caviglia e minimo un mese fuori. Domenica prossima, nel “turno della ripartenza” (la 7ª giornata), il Seravezza tornerà in campo al “Buon Riposo” contro il Progresso di bomber Vassallo. Vangioni insisterà probabilmente su un attacco con Grassi “falso nueve” come nella passata stagione e coi giovani Bongiorni (‘99) e Podestà (2000) larghi a sostegno.
Simone Ferro