"Qui sto bene, la mia priorità è la Lucchese"

Serie C. A tu per tu con Giorgio Tumbarello che, dopo l’infortunio e uno scampolo di gioco contro il Pontedera, è disponibile per domenica

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Dopo sette stagioni trascorse al sud e sempre in serie C (Budoni, Marsala, Licata, Cavese e due anni e mezzo alla Vibonese), Giorgio Tumbarello, ventisettenne siciliano di Marsala, ha risalito, per così dire, lo Stivale, grazie al diesse rossonero Daniele Deoma, che nel mercato invernale di due stagioni fa, lo ingaggiò dalla Vibonese con l’obiettivo di rinforzare il centrocampo della Lucchese.

Mettendo in campo le sue più spiccate caratteristiche tecniche che sono la corsa, il sacrificio, la grinta, oggi Tumbarello si è ritagliato un ruolo di primo piano in un reparto dove, oltre alla tecnica (Di Quinzio) e alla classe (Mastalli), serve anche il carattere, l’esperienza della categoria, visto che è uno che ha più di 100 presenze sulle spalle. In questa stagione ha dovuto fare i conti con una micro lesione al malleolo, riportata nel corso della gara contro il Gubbio, infortunio serio e fastidioso che oggi, comunque, Tumbarello ha superato, tanto da essere disponibile per domenica, dopo aver giocato qualche minuto a Pontedera.

"Sono stato io a voler affrettare i tempi - spiega il giocatore - perché dopo due mesi, avevo voglia di giocare. Oggi sto decisamente meglio e se il mister lo riterrà opportuno, sono pronto a dare il mio contributo".

L’attuale "score" rossonero dice: 9 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. Qual è, se c’è, quella che le è rimasta per così dire, sullo… stomaco?

"Sicuramente quella di Fiorenzuola, perché tornammo a casa con un pugno di mosche in mano, dopo che avremmo potuto tranquillamente andare al riposo con due-tre gol di vantaggio. Ma ormai quella è storia di ieri, Ora dobbiamo pensare a preparare al meglio la gara di domenica, senza dare troppo peso al fatto che il Fiorenzuola, non è più lo stesso che era all’inizio della stagione, quando, sfruttando l’entusiasmo proprio di una neo promossa, vinceva a destra e a sinistra. Anche se oggi è reduce da quattro battute a vuoto consecutive, deve farci tenere le antenne belle dritte, perché sicuramente loro verranno al Porta Elisa con l’obiettivo di rimettersi in carreggiata".

Ma che Lucchese troveranno?

"Una Lucchese che sta bene, che è carica e concentrata, che ha conquistato 4 punti nelle ultime due trasferte consecutive senza prendere gol, che è consapevole che c’è un aspetto fondamentale da avere sempre, come ci ripete spesso il mister: l’umiltà, il rispetto dell’avversario e al tempo stesso anche la convinzione dei propri mezzi. Siamo un bel gruppo, siamo tutti titolari, molto uniti, dentro e fuori il campo, che si è prefisso un obiettivo ben preciso: conquistare un posto nei futuri play-off. La strada è ancora lunga e costellata di “trabocchetti“, ma questa è una Lucchese matura, compatta, che grazie al sostegno di questo pubblico così caloroso, è decisa a recitare una parte di primo piano in un girone difficile e complicato, dove non puoi permetterti la benché minima disattenzione".

A proposito del girone. Ritiene che questo centrale offra una maggiore visibilità per un calciatore, rispetto a quello del sud?

"Credo di sì, perché è più facile per un addetto ai lavori seguirti. Però se non sei all’altezza della situazione, fai poca strada, girone a parte".

Infine una curiosità. Lei è stato spesso accostato ad altre squadre, come ad esempio, l’Ancona. Che cosa risponde?

"Che ovviamente fa piacere, ma io a Lucca sto benissimo. Mi piace la città. Mi trovo bene con la squadra, con il mister. Il mio contratto scade a giugno, ma il direttore Deoma, che ringrazio per la fiducia che ha avuto nel sottoscritto, sa benissimo che la priorità è e rimane la Lucchese".

Emiliano Pellegrini