
Lucchese, un Di Quinzio in più nel motore
E’ vero e giusto non fidarsi delle apparenze, non dare un peso eccessivo alla classifica dell’avversario, però è innegabile che il Montevarchi è al momento la formazione più debole del girone. La squadra allenata oggi da Banchini (a Chiavari è stato espulso) è ultima in classifica con 19 punti (metà di quelli conquistati dalla Lucchese), frutto di 4 vittore, 7 pareggi e 17 sconfitte. Nel girone di ritorno il Montevarchi ha ottenuto una sola vittoria, con 2 pareggi e 6 sconfitte. Ha, infine, la peggiore difesa del girone con 44 gol al passivo.
Con questo vogliamo semplicemente dire che la Lucchese, ritrovata la via maestra, deve battere il ferro ora che è caldo, andare al Brilli Peri con la consapevolezza di avere uomini e mezzi per conquistare un risultato positivo e consolidare il nono posto.
Certo. Tra il dire ed il fare ci sarà di mezzo proprio il Montevarchi con l’orgoglio di chi lotta per conquistare un posto nei play-out ed evitare la retrocessione diretta in serie D. Ma sul piano tecnico complessivo, la Lucchese è sicuramente più forte dei valdarnesi, che tuttavia dovranno essere affrontati con quella determinazione e della concentrazione come se davanti ci fosse, non l’ultima, ma la prima della classe. Forza che ovviamente dovrà essere poi tradotta, sul campo, con una prestazione all’altezza di una fase molto importante della stagione.
Per la seconda settimana consecutiva, l’allenatore Maraia avrà tutti a disposizione e sarà interessante vedere se confermerà la formazione con il "tridente" atipico, composto da due esterni veloci e "fastidiosi" come Rizzo Pinna e soprattutto come Bruzzaniti (l’ex del Crotone non era mai andato così in alto nella classifica dei marcatori) e da quel Panico, che fondamentalmente è anche lui un esterno, ma che in passato ha ricoperto per qualche gara anche il ruolo di attaccante centrale.
Una soluzione che merita di essere riproposta, come merita che venga data fiducia al "blocco" difensivo e allo stesso centrocampo, dove c’è un giocatore, che una volta raggiunta una condizione fisica accettabile, può essere davvero l’uomo in più in chiave play-off. Questo giocatore è Davide Di Quinzio, che ricordiamo ha ancora un anno di contratto con il Pisa, a conferma della fiducia che il sodalizio nerazzurro ha nei confronti del trentaquattrenne centrocampista di Garbagnate, che vanta più di 300 partite tra i professionisti. La Lucchese ha avuto una grande sfortuna, quella di non averlo avuto per larga parte del campionato, dal momento che l’ex pisano è stato fuori per due mesi.
Va comunquedato atto alla squadra di essere stata brava a sopperire alla sua assenza, se è ad un passo dalla certezza matematica di disputare ancora il campionato di serie C e di essere in piena corsa per conquistare un posto nella futura "griglia" dei play-off. E bene sta facendo l’allenatore Maraia ad utilizzare Di Quinzio, al momento, in corso d’opera, in attesa di averlo al top della condizione proprio per la parte finale e decisiva della stagione.
Emiliano Pellegrini