Lo Faso: "Prima i conti, poi il resto"

L’ad rossonero ha chiarito la strategia della nuova proprietà. "Ds": Evacuo più lontano, mistero sul trainer

Mettere in sicurezza i conti, poi programmare il futuro tecnico. Perché una società deve essere forte, prima dietro la scrivania e, poi, sul campo. Queste le linee guida della nuova società che sono state tracciate dall’ad della Lucchese, Ray Lo Faso, nel corso della riuscitissima festa per i 118 anni della Pantera.

"In questo momento – ha aggiunto – la priorità è quella di ricapitalizzare le perdite al 31 marzo e lo faremo alla fine del mese; poi potremo concentrarci su tutto il resto, compreso il nuovo organigramma tecnico".

Di fronte a centinaia di tifosi presenti al teatro del Giglio, Lo Faso ha confermato con chiarezza che la nuova proprietà ha delle ambizioni. "Siamo venuti per sognare assieme alla città – ha detto ancora il braccio destro di Bulgarella – . Stiamo lavorando per costruire qualcosa di solido e duraturo. Più che fare proclami, ci piace parlare di fatti concreti, di cose già realizzate, come il rifacimento del manto erboso dello stadio Porta Elisa".

Dunque, in questo momento, la priorità è, giustamente, la messa in sicurezza dei conti. Il resto può aspettare, ma solo per qualche giorno, perché l’impressione è che il duo Lo Faso-Mangiarano stia per calare gli "assi", sotto forma di annuncio del direttore sportivo e dell’allenatore. Per quanto riguarda il responsabile dell’area tecnica, sembra si sia, per così dire, raffreddata la pista che portava a Felice Evacuo, ritenuta, forse, troppo rischiosa, dal momento che l’ex attaccante della Juve Stabia, che ha appena attaccato le scarpette al chiodo, non avrebbe potuto oggettivamente essere a conoscenza delle complesse dinamiche di mercato.

Sul nuovo orientamento da parte del "dg" Mangiarano, nessuna indiscrezione, anche se l’impressione è che, comunque, sarà un direttore sportivo giovane, ma non alle prime armi. Stando così le cose, le strade di Deoma e della Lucchese dovrebbero separarsi dopo quattro anni nel corso dei quali il direttore siciliano, dati alla mano, ha sicuramente compiuto un eccellente lavoro, anche se, forse, è stato lui il primo a rammaricarsi per essersi fidato di certi attaccanti che non hanno, poi, avuto un rendimento pari alle aspettative. Il problema che si porrà è uno solo: trovare una soluzione che tenga conto del fatto che Deoma ha ancora un anno di contratto.

Nessun "rumors" attendibile sul nome del nuovo allenatore, ricordando sempre che Maraia sta aspettando di essere convocato in sede per discutere della sua posizione contrattuale che è la stessa di Deoma. Maraia rimane uno dei papabili per la panchina del Livorno che vuole ritornare in "C". Anche se, ora, è in serie "D", la città labronica è una piazza di grande richiamo e prestigio, un po’ come lo è stata la Lucchese, quattro anni fa, quando è dovuta ripartire dalla quarta serie.

Emiliano Pellegrini

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