La Paolini si ferma agli ottavi Sfuma il sogno a Palermo

L’azzurra ha pagato caro lo sforzo contro la Kasatkina Battuta 6-0 6-2 dalla bielorussa Sasnovich in 73 minuti

Era prevedibile. Tre ore e dieci minuti di gioco contro Kasatkina, con un successo prestigioso, ma anche molto dispendioso, hanno lasciato il segno. Fisicamente stanca, Jasmine Paolini ha ceduto negli ottavi di finale del torneo WTA di Palermo alla Sasnovich: 6-0, 6-2 in 73 minuti. La tennista di Bagni di Lucca, inoltre, ha anche giocato il doppio, vincendo, in coppia con Giulia Gatto Monticone (terzo turno a Wimbledon tre anni fa), contro le rumene Dinu-Mitu, quindi aggiungendo ancora fatica. Se consideriamo pure un risentimento muscolare, è evidente come sarebbe stato difficile ripetere l’exploit del 2019, con il raggiungimento dei quarti di finale. Forse perderà qualcosa in classifica la lucchese, attualmente al numero 95 del ranking WTA. Tra l’altro, nel periodo successivo al lockdown, quello di ieri è il primo ko per la Paolini che aveva vinto il titolo italiano assoluto a Todi a fine giugno. Non c’erano precedenti fra le due atlete. La bielorussa, in carriera, ha raggiunto la posizione numero 30 in singolare il 10 settembre 2018. Ma c’è un dato che fa capire come sia una buona giocatrice. Si è aggiudicata in totale 18 tornei ITF, di cui 11 in singolare. Nei sedicesimi ha avuto ragione in una gara molto equilibrata della qualificata Vecino (7-5, 7-6). Per la Paolini, adesso, c’è la necessità di decidere se partecipare agli Us Open, l’ultima prova dello Slam, a New York, ufficialmente confermato nel periodo dal 31 agosto al 13 settembre.

M. S.