La missione di Maraia: niente cali di tensione

Serie C. Per il ds Deoma occorre attendere 6 o 7 partite per capire chi lotterà per le prime posizioni, chi per i play-off e chi per evitare i play-out

Migration

Non sono sufficienti cinque giornate per avere un quadro reale delle forze in campo. Ne è convinto anche il direttore sportivo della Lucchese Daniele Deoma: "E’ assolutamente così. Bisognerà aspettare almeno altre sei-sette partite per capire quali saranno le squadre che lotteranno per le primissime posizioni, quelle che punteranno ad entrare nei play-off e quelle che sgomiteranno per evitare di finire in zone pericolose della classifica. Con questo voglio semplicemente dire che al momento siamo di fronte ad una classifica che sì qualche valore lo ha già espresso, ma che è suscettibile di profondi cambiamenti. Naturalmente non dovremo perderla di vista, ma verso dicembre si potranno capire tante cose".

A giudicare dal gioco espresso e dalle occasioni create, alla Lucchese mancano almeno tre punti, quelli di Fiorenzuola. Lei che cosa dice?

"Dico solo - aggiunge Deoma - che la nostra classifica è questa, al di là dei rimpianti. Ed aggiungo anche che il nostro principale obiettivo è quello di dare il massimo in ogni partita, rispettando sempre l’avversario, ma essendo consapevoli, al tempo stesso, della nostra forza. Credo anche che la conoscenza tra i giocatori sia già ad un buon punto, dopo un iniziale, logico ambientamento, dovuto al profondo rinnovamento". Intanto la larga vittoria sul Rimini è servita, non solo ad accrescere l’autostima nel gruppo, ma anche a fare tre passi in avanti in classifica e a portare alla ribalta giocatori del calibro superiore come i vari Tiritiello, Mastalli, Bianchimano, Di Quinzio, ma solo per citarne alcuni.

Ora la Lucchese è attesa da una lunga serie di partite, sulla carta abbordabili, come la trasferta di Montevarchi contro il San Donato Tavernelle (calcio di inizio alle 14.30), la gara interna con la Torres ed il viaggio a Recanati per rimanere alle prossime tre. Ma attenzione. L’esperienza passata insegna che sono proprio le partite contro avversari che non hanno un nome importante a nascondere le maggiori insidie.

Il compito di mister Maraia sarà principalmente quello di tenere alta la concentrazione nel gruppo per evitare pericolosi cali di tensione. Ora che la Lucchese è cresciuta sotto tutti gli aspetti, sia tecnico-tattici che fisici, si tratta di continuare. Nei prossimi giorni saranno valutate le condizioni fisiche di Franco, che ha saltato l’impegno di sabato scorso con il Rimini a causa di un malanno muscolare.

Dal canto suo il tecnico rossonero si trova oggi nella condizione di dare continuità ad una formazione-base composta da otto-nove undicesimi in modo da completare al meglio il processo di amalgama. Oggi la squadra riprende la preparazione sul terreno dello stadio di Saltocchio. E’ la prima volta che i giocatori hanno una settimana piena di lavoro, senza altri impegni infrasettimanali, che torneranno però mercoledì 5 ottobre con la trasferta di Fiorenzuola nel quadro del primo turno eliminatorio di Coppa Italia.

Emiliano Pellegrini