Ciclismo femminile

La Shevchenko in gonnella nella Pro Cycling Fanini. L’ucraina corre in Italia, ma il suo cuore è in patria

Shevchenko in squadra fa sempre comodo. No, non si tratta dell’ex campione di calcio del Milan ed ex ct dell’Ucraina. Ma di Sofia (i due non sono parenti) che, per sfuggire alla guerra, ha trovato ingaggio nella squadra di ciclismo femminile Pro Cycling del direttore generale Manuel Fanini. La giovanissima atleta non ha vinto, ma ha ottenuto un quarto posto al "Trofeo Rosa" a Sant’Urbano (Padova) che vale quanto un successo.

"Sofia ha corso alla grande, nonostante la sua giovane età – ha sottolineato Manuel Fanini – , così come tutta la squadra, compreso la sua connazionale Yelyzaveta Holod (18 anni). Alla fine, con un pizzico di esperienza in più, poteva anche vincere, ma va bene così; il risultato regala energia pura a lei ed è una enorme iniezione di fiducia per tutto il gruppo". In Veneto c’erano anche le italiane Erika Simonelli e Carla Miele che si sono ben comportate. A fine gara Sofia, emozionata, ha ricevuto gli abbracci di tutti.

"Scoppiato il conflitto – ha aggiunto Manuel Fanini – , la federazione ucraina ci ha chiesto di poterle ingaggiare per non farle rientrare nel paese martoriato dalle bombe. Senza pensarci un minuto, mano sul cuore, ne abbiamo tesserate due, ma è possibile anche che si possa aprire le porte ad altri nuovi arrivi; vedremo in seguito. Intanto le stiamo ospitando molto volentieri e loro ci stanno ripagando con una grande forza d’animo e una straordinaria passione".

La famiglia della Shevchenko abita vicino a Kiev: le donne sono fuggite in Polonia, gli uomini stanno difendendo la patria, mentre la Holod ha i suoi parenti, almeno i maschi, ancora bloccati a Mycolaiv, una delle città più colpite dagli attacchi russi.

Mas. Stef.