Mancini si dimette dalla Geal dopo giorni di accuse e veleni

Sull’ex presidente pesano i dubbi di compatabilità sollevati dal leader dell’opposizione Raspini

Gianmarco Mancini

Gianmarco Mancini

Lucca, 29 marzo 2023 - Dopo le polemiche, ecco le dimissioni. Gianmarco Mancini da ieri non è più il presidente di Geal, la società a maggioranza comunale che si occupa di risorse idriche e di fognature a Lucca. Le accuse di un presunto e vecchio abuso edilizio per una piscina in una sua proprietà che vanno avanti da mesi hanno inferto il primo colpo, ma quello probabilmente decisivo è arrivato quando sono stati avanzato dubbi sulla sua compatibilità con un incarico nella Atm Piombino spa, un’altra società pubblica, di cui Mancini è amministratore unico.

Il caso è stato sollevato dal leader dell’opposizione in Comune Francesco Raspini che nei giorni scorsi ha posto il quesito all’amministrazione comunale chiedendo se non vi fossero i presupposti della inconferibilità dell’incarico all’esponente leghista posto nell’ottobre scorso alla guida della Geal.

Mancini ha rassegnato ieri le dimissioni nelle mani del sindaco Pardini attraverso una lettera, nella quale, però, non nasconde tutta la sua amarezza per gli attacchi, definiti "violenti e inusitati", verso di lui e, indirettamente, verso il sindaco e la Lega. Anche a luce della dura battaglia che Geal sta giocando per provare a mantenere la gestione dell’acqua. Mancini aggiunge anche, in relazione ai suoi ulteriori incarichi, che tutto era noto. E dunque tira in ballo chi, in Comune, ha vagliato il suo curriculum. "Da ultimo – conclude nella missiva indirizzata a Pardini – per quanto mi riguarda, tengo a precisare che il mio curriculum vitae è stato trasmesso ai soggetti legittimati a riceverlo senza sottacere nulla". Pardini ha accolto le dimissioni irrevocabili e ringraziato Mancini.

"Ringrazio Mancini per il suo impegno e per la sua professionalità – ha dichiarato il sindaco – confermata dalla grande responsabilità espressa dalle sue dimissioni. Avremo modo e tempo di chiarire l’assoluta regolarità della sua nomina nelle sedi istituzionali preposte".

Per Raspini la battaglia non sembra finita. Già ieri aveva di nuovo convocato la commissione commissione controllo e garanzia, di cui è presidente, per il 7 aprile per un ”approfondimento in merito all’istruttoria del procedimento amministrativo di nomina”. Con un post sui social, poi, Raspini ha così commentato le dimissioni dell’ex presidente Geal: "Se il sindaco passasse un po’ più di tempo a studiare le carte e un po’ meno a farsi le foto probabilmente risparmierebbe alla città questi imbarazzi. Per il 7 aprile ho già convocato la commissione di controllo e garanzia, per vederci chiaro fino in fondo, capire come si è arrivati a questa nomina - cioè soprattutto come sia stato possibile che il sindaco e il suo ben retribuito staff abbiano commesso un errore così marchiano - e se nell’ambito delle partecipate ci siano altri casi di questo tipo".

Per la sua sostituzione in queste ore sta emergendo il nome dell’avvocato Giovanni Silvestrini, che è stato visto intrattenersi a colloquio con il sindaco e gli esponenti leghisti durante il consiglio comunale di martedì sera. Silvestrini, classe 1979, laureato in Giurisprudenza a Pisa, ha iniziato la sua esperienza lavorativa in Cina presso lo Studio Legale Birindelli & Associati per poi occuparsi con un suo proprio studio dell’area della tutela del patrimonio, in particolare svolge consulenza in ambito di Trust nazionali, societario, diritto commerciale e acquisizioni immobiliari. Silvestrini, dopo essersi presentato alle elezioni comunali del 2017 con la lista civica SìAmoLucca a sostegno di Remo Santini sindaco ma non avendo centrato l’elezione, si è poi avvicinato alla Lega.