Sabato 28 settembre, nella frazione di Sassorosso in Comune di Villa Collemandina, si terranno tre eventi, a cura della locale Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Pioli. Alla 10 raduno presso il campo sportivo di Sassorosso e partenza del corteo verso la chiesa parrocchiale di San Michele dove sarà celebrata la Messa dal parroco don Angelo Pioli. Alle 11,15 la prima inaugurazione con l’intitolazione di una strada del paese allo storico parroco, scomparso da pochi anni, don Giuseppe Santandrea. Seguirà la seconda inaugurazione della scultura "Scalpellino al lavoro", in omaggio a questa storica, artigianale e artistica professione garfagnina oggi quasi scomparsa. Alle 11,45 la terza inaugurazione di una piazza dedicata al generale Giovanni Luigi (Gianluigi) Domini , con l’alzabandiera, lettura del curriculum vitae e interventi delle autorità presenti. Partecipa il Nucleo Paracadutisti Garfagnana Sezione Lucca. Alle 13 pranzo presso l’ex "Nido dell’Aquila" in località Col dei Venti, al quale sono invitati tutti i partecipanti alla cerimonia. Don Giuseppe Santandrea, deceduto nel 2017 alla veneranda età di 95 anni, era stato parroco per tanti decenni di Massa, Sassorosso e Cerageto. Don Giuseppe era stato ordinato sacerdote l’8 giugno 1944 e durante la celebrazione della sua prima Messa nel paese natale di Villa Collemandina ci fu addirittura un bombardamento in zona. Negli anni ’50-’60 era stato insegnante di Matematica e Geografia nel Seminario minore di Castelnuovo e poi di Religione presso la Scuola Media "Pascoli" sempre nel capoluogo garfagnino. Il generale dell’Aeronautica Gianluigi Domini, nativo di Sassorosso è deceduto tre anni fa all’età di 72 anni. Dopo la Maturità al Liceo scientifico "Galilei" di Castelnuovo, aveva vinto il concorso per entrare nell’Accademia Aeronautica Militare a Pozzuoli di Napoli.
Brillante la sua carriera fino a conseguire la promozione a generale di squadra aerea, il comando della Prima Brigata Aerea a Padova e poi l’incarico di vice capo Gabinetto del Ministro della Difesa.
Dino Magistrelli