Nei giorni scorsi, in Senato, è iniziata anche la discussione sul ‘decreto carceri’. Il Ministro Tajani, poco prima di arrivare in Toscana, ha infatti fatto visita anche al carcere di Paliano, considerato come un "modello da esportare" per fronteggiare il sovraffollamento che, con il caldo torrido di questa estate, rischia di diventare ancora più critico.
"Sono state approvate norme che hanno reso migliore la situazione, puntando soprattutto sulla pena alternativa nelle comunità di recupero per i detenuti tossicodipendenti – ha aggiunto il vicepremier – Un alleggerimento che è anche frutto degli emendamenti presentati da Forza Italia per l’uscita dei detenuti ultrasettantenni. Poi c’è il tema fondamentale della carcerazione preventiva: sono troppi i detenuti in questa condizione, quando poi, circa il 50%, risulta poi innocente. Dobbiamo accelerare i tempi e fare in modo che le carceri siano solo il luogo dove si espia la pena. Il problema è che da ordinamento la pena inflitta al condannato è la privazione della libertà, ma non è scritto da nessuna parte che il condannato debba vivere in condizioni umanamente non dignitose, dormendo insieme ai topi e agli scarafaggi. La pena va espiata per reintrodurre in società una persona, deve servire a rieducare.
"Non si può stare in venti in una sola cella – ha concluso - Condivido quindi le preoccupazioni del Presidente della Repubblica. Non è una situazione che si risolve in una settimana, ma stiamo accendendo i riflettori su questo problema".