REDAZIONE LUCCA

Stremati dal caldo. I turisti a Lucca: da gita di piacere a fuga dal solleone

Il perdurare dell’anticiclone con temperature oltre i 38 gradi cambia il modo di vedere e godere la città da parte dei forestieri.

Una turista riempie la borraccia a una fontana (foto Alcide)

Una turista riempie la borraccia a una fontana (foto Alcide)

Il grande caldo portato dall’anticiclone africano con temperature che ormai da giorni sono superiori ai 35 gradi, con punte vicine ai 38 (ieri la massima è stata di 38,2° alla ore 14 registratata alla stazione dell’Orto Botanico) hanno un impatto anche sul turismo.

Già in settimana abbiamo riportato le parole del presidente di Federalberghi, Pietro Bonino, secondo cui i grandi flussi in entrata a Lucca hanno rallentato proprio in questi giorni a causa dell’ondata di caldo. Adesso, però, vogliamo capire come i turisti in visita alla nostra città affrontano e si difendono da temperature sahariane.

In una città che normalmente affascina per la sua storia e bellezza, l’ondata di calore ha trasformato l’esperienza dei turisti in una sfida. Tuttavia, i visitatori non si lasciano scoraggiare, trovando rimedi ingegnosi per esplorare la città senza soccombere al caldo. Abbiamo deciso di domandare in città come si sono organizzati per affrontare le temperature bollenti. Le ore di punta, già da metà mattinata fino al tardo pomeriggio sono diventate i momenti ideali per esplorare le Mura e i suoi sotterranei molto freschi, le chiese storiche le mostre e i musei. C’è chi si rifugia invece nei bar o ristoranti e non accenna ad andarsene sotto il sole cocente. E chi invece è coraggioso si avventura con biciclette e risciò in giro per la città alla ricerca di una leggera brezza, seppur calda. I tour guidati si cerca di spostarli al tardo pomeriggio, e armati di cappelli ventagli e borracce si parte alla scoperta delle numerose sorprese della nostra città, compreso il caldo inaspettato.

Rebecca Graziano