
Oltre 3mila persone parteciparono al corteo di Fornaci in ricordo di Maria Batista Ferreira il 28 febbraio, due giorni dopo il femminicidio (foto Borghesi)
La notizia che all’omicida di Maria Batista Ferreira, Vittorio Pescaglini, abitante nel comune di Fabbriche di Vergemoli, siano stati accordati gli arresti domiciliari, ha suscitato un forte moto di sdegno e di profonda desolazione e impotenza in tutta la Valle del Serchio.
Il forte sentimento collettivo è ben riassunto in queste ore nelle parole delle operatrici del Centro Antiviolenza "Non ti scordar di te" e della sua presidente, Maria Stella Adami. L’ufficializzazione della scelta è arrivata, tra l’altro, nello stesso giorno in cui si ricordava il femminicidio di Vanessa Simonini, a 15 anni dal quel tragico 7 dicembre del 2009.
"Pescaglini ritorna a casa propria - commentano - , esce dal carcere un uomo che con un coltello ha tolto la vita deliberatamente alla propria moglie, Maria Batista Ferreira. Lei non potrà più tornare a casa sua perché quello stesso uomo glielo ha impedito per sempre. La premeditazione, che è considerata aggravante del reato di omicidio, non sarà più contemplata nel procedimento contro Pescaglini. La narrazione tossica proposta a seguito della notizia, fa di Pescaglini un esasperato pover’uomo indotto a delinquere e non un freddo assassino che volontariamente agisce su ciò che ritiene suo di diritto in quanto uomo. Ancora una volta chi compie la violenza viene giustificato e chi la subisce, se donna, dimenticata e colpevolizzata. Noi del Centro Antiviolenza “Non Ti Scordar di te“ proviamo sdegno e indignazione di fronte all’ennesima ingiustizia e siamo determinate a sostenere con forza la voce di chi non può più parlare".
Anche la Commissione Pari Opportunità del Comune di Barga si unisce allo sconcerto e all’indignazione della comunità, dell’amministrazione e del Centro Antiviolenza locale ‘Non ti Scordar di Te’ per la notizia arrivata da qualche giorno circa l’accoglimento della richiesta degli arresti domiciliari per l’assassino di Maria Batista Ferreira. "A Vittorio Pescaglini, reo confesso - aggiungono le rappresentanti della Commissione barghigiana - uscito di casa il 26 febbraio 2024 con un coltello e con il preciso intento di uccidere la moglie, non è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione. Tornerà a casa sua in attesa del processo dopo nemmeno un anno dall’uccisione di Maria. Consideriamo la decisione come un’ingiustizia, una scelta che scuote la comunità, che svilisce il ricordo delle vittime di femminicidio e che lancia un segnale per niente rassicurante alle vittime di violenza".