REDAZIONE LUCCA

Ruba oggetti sacri in chiesa. Denunciato un cinquantenne

Identificato l’uomo che aveva portato via ostensorio, calice, reliquiario e le chiavi del tabernacolo

Ruba oggetti sacri in chiesa. Denunciato un cinquantenne

Una soluzione per una situazione che aveva scosso non poco la comunità di Verrucole. Un furto in uno dei luoghi più importanti per tutti i citadini della piccola frazione, la chiesa paesana. Aveva creato non poco scalpore il colpo portato a termine il 16 maggio all’interno della sacrestia della chiesa della Santissima Annunziata a Minucciano nella frazione Verrucole.

A segnalare il fattaccio era stato proprio un residente del luogo, che aveva dato l’allarme denunciando inizialmente solo l’effrazione ad una delle porte della parrocchia. Un fatto già significativo e grave, visto che intrufolarsi all’interno di un luogo sacro e simbolico è di per se un fatto singolare.

Da lì a poco era scattato il sopralluogo dei carabinieri, cui ha fatto seguito l’inventario, dal quale si era stato accertato che il ladro aveva rubato dalla sacrestia una serie di oggetti importanti per vita della chiesa.

Un ostensorio, un calice, due patene, una campana, un reliquiario e le chiavi del tabernacolo; tutto per un valore di poco superiore a mille euro. Una serie di oggetti di valore e antichi, di cui molti in argento.

A distanza di poche settimane le attività di polizia giudiziaria svolte dai militari della stazione di Gramolazzo, hanno permesso non soltanto l’identificazione del presunto sutore dei fatti, ovvero un cinquantenne pregiudicato residente in alta Garfagnana, ma anche di recuperare l’intera refurtiva. Grande è stata la commozione del parroco di Minucciano don Gloria Antonio Giannetti nel momento in cui è stata invitato in caserma per la restituzione degli oggetti.

Grandissima anche la soddisfazione dei militari per aver riconsegnato alla comunità della frazione Verrucole questi oggetti sacrali, che ne rappresentano parte della storia religiosa del luogo. Il presunto responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lucca.

ia.na.