REDAZIONE LUCCA

Riapertura punto di primo soccorso. Ora un documento unitario contro la riforma della Regione

L’atto, che dovrà essere siglato da tutti i componenti del Consiglio comunale, sarà poi presentato a Firenze e alla Conferenza Zonale dei sindaci. Cittadini, comitati e politici al Consiglio comunale aperto.

Un momento del Consiglio comunale aperto: hanno partecipato anche cittadini, comitati e politici (fotoservizio Borghesi)

Un momento del Consiglio comunale aperto: hanno partecipato anche cittadini, comitati e politici (fotoservizio Borghesi)

Presentare un documento siglato da tutti i componenti del Consiglio comunale a Regione Toscana e alla Conferenza Zonale dei sindaci che preveda la riapertura del punto di primo soccorso alla Misericordia di Borgo a Mozzano e il mantenimento dell’ambulanza medicalizzata: questo, in estrema sintesi, il risultato del Consiglio comunale aperto sul tema della sanità che si è tenuto lunedì sera. Ha partecipato una folta platea composta da cittadini, comitati e rappresentanti politici; si sono registrati gli interventi del sindaco Patrizio Andreuccetti, del governatore della Misericordia Gabriele Brunini, dei componenti della minoranza e di alcuni cittadini, fra cui i rappresentanti il comitato ambiente di Diecimo, che aveva dato il là alla raccolta di firme. Ad intervenire in Consiglio anche i consiglieri regionali Massimiliano Baldini (Lega) e Mario Puppa (Pd). Presenti in sala, senza però partecipare direttamente alla discussione, anche l’onorevole Riccardo Zucconi (FdI), il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini e la consigliera comunale di Bagni di Lucca Annamaria Frigo.

Pur con sfumature diversificate, tutto il consesso era sostanzialmente d’accordo nel respingere la decisione dell’Asl di competenza di chiudere il punto di primo soccorso della Misericordia e contrario alla riforma del 118 indicata dalla Regione con la delibera 1424 del 12 dicembre 2022. Ha aperto il dibattito Maria Lotti, per il gruppo di minoranza, che aveva richiesto il Consiglio aperto, alla quale il sindaco ha dato la parola per prima. "Il punto di primo soccorso - ha spiegato - è storicamente apprezzato dalla popolazione, essendo l’ultimo baluardo prima dell’ospedale. Gli indirizzi della riforma regionale mortificano le postazioni territoriali e non tengono conto della realtà logistica propria dei nostri territori". Elvio Pierini, sempre del comitato di Diecimo, ha dichiarato: "Le linee guida della Regione, riguardo la riforma, sono male interpretate, anche perché contradditorie, su tutto pesa anche la mancanza di medici, causato anche dal numero bloccato agli studi del 1987". Massimiliano Baldini, consigliere regionale (Lega), autore in Regione dell’interrogazione respinta dalla maggioranza, ha affermato: "La Regione deve farsi carico per prima della questione raccogliendo le istanze che vengono dalla base e dalle Istituzioni locali". Mario Puppa (Pd): "Il tema della sanità è prioritario, sono d’accordo con i cittadini. Al momento, tuttavia, non è ancora stata approvata una riforma, quindi dobbiamo intervenire più a livello tecnico che politico".

Drastico in chiusura di seduta il sindaco Andreuccetti: "Una cosa però - continua - è bene chiarirla: contrariamente a quanto si possa pensare e al messaggio che è passato, al momento nessuna riforma della sanità è stata approvata e messa in atto. Si tratta solo di un’idea progettuale che è nostro dovere – in qualità di amministratori – non approvarla se non ci soddisfa. Lo dico fin da subito: se quella che sarà presentata è la riforma di cui si vocifera in questi giorni, io non la voterò". L’onorevole Riccardo Zucconi (FdI), era presente al Consiglio aperto, che ha lasciato dopo l’intervento di Mario Puppa, esprimendo la sua completa indignazione per le parole del consigliere regionale che "in questa occasione - dichiara Zucconi in una nota - ha solo dimostrato l’incapacità di rispondere ai cittadini sulle scelte prese e votate dal Pd in Regione Toscana".

Marco Nicoli