Ultimi giorni per la composizione delle liste per le provinciali: domani, lunedì, entro le ore 12, dovranno essere depositati le liste, i nomi dei candidati e gli eventuali collegamenti con i candidati presidenti che a questo punto si può ufficializzare siano due e solo due: Mario Pardini, sindaco di Lucca, per il centrodestra, e Marcello Pierucci, sindaco di Camaiore per il centrosinistra.
La composizione delle liste, invece, sta evidenziando problemi e qualche inciampo un po’ ovunque. Detto che le liste in appoggio ai due candidati saranno due sole e dunque tutto il centrodestra correrà in una unica lista così come farà il Pd e i suoi alleati di sinistra e civici (l’accordo finale è delle scorse ore), in campo ci sarà almeno un’altra lista. Sarà quella che raccoglierà molti civici, a partire dai consiglieri di Viareggio che compongono la maggioranza del sindaco Giorgio Del Ghingaro, ma anche molte altre realtà civiche e centriste, compreso molto probabilmente le realtà legate al sindaco di Coreglia Marco Remaschi. A essi, salvo che non decida di correre addirittura da solo, si dovrebbe aggregare anche il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini. Quest’ultimo, inizialmente associato alla lista del centrosinistra, sarebbe stato escluso, non certo con soddisfazione dell’interessato, per il veto posto dalla sinistra estrema. Il motivo? Alessandrini, pochi anni fa, dette alle stampe un libro ("Tanto peggio, tanto meglio") sulla strage di Sant’Anna di Stazzema dove mise in risalto le responsabilità anche del fronte partigiano.
In ogni caso, la lista del terzo polo non avrebbe un suo candidato alla presidenza, ma potrebbe essere l’ago della bilancia qualora centrodestra e centrosinistra non avessero la maggioranza dei voti. In casa del centrosinistra, sarebbero andati a vuoto i tentativi di candidare Andrea Bonfanti, sindaco di Pescaglia e sfidante di Pierucci: un modo per ribadire la sostanziale unità del Pd, al di là della scelta del nome che qualche lacerazione interna l’ha prodotta.
Nel centrodestra, invece, gli scossoni, ma non è una novità, arrivano da Fratelli d’Italia. Solo dopo una lunga mediazione è stato possibile arrivare a individuare quattro candidati da inserire nel listone: due vicini al consigliere regionale Fantozzi (Mara Nicodemo e Simone Frugoni) e due a quelle dell’onorevole Zucconi (Anna Maria Frigo e Carlalberto Tofanelli). Fuori, a sorpresa, il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini che con una lettera avrebbe deciso di farsi da parte, dopo che sul suo nome – in grado probabilmente di raccogliere numerosi consensi in Garfagnana e Mediavalle – si era aperto l’ennesima divisione all’interno del partito.
Fabrizio Vincenti