Mercato Don Baroni. Accorpati i banchi

Prosegue la riorganizzazione per rendere più omogenea l’area mercatale. Soddisfazione di Di Vito e Ricci (Forza Italia): "Ascoltati gli operatori". .

Mercato Don Baroni. Accorpati i banchi

Il mercato di piazzale Don Baroni

Proseguono le azioni dell’amministrazione comunale per una riorganizzazione e riqualificazione del mercato bisettimanale di piazzale don Baroni. La prima fase prevede innanzitutto, come già annunciato, la cancellazione dei 17 spazi rimasti vacanti ed un accorpamento dei banchi esistenti per rendere più omogenea l’area portando il numero totale di posti da 127 a 110.

“L’accorpamento dei banchi attualmente esistenti - commenta l’assessore Paola Granucci – consentirà al mercato di avere un aspetto più ordinato, in attesa di una eventuale riassegnazione dei posti rimasti vacanti. L’impatto estetico del mercato con gli spazi vuoti causava infatti un minor interesse per la frequentazione dell’area, con la conseguente percezione di un impoverimento della proposta commerciale. Il nuovo assetto garantirà invece omogeneità, equilibrio ed un’accoglienza adeguata per i visitatori. Il Comune – aggiunge – si impegnerà inoltre con un’opera di promozione del mercato lucchese, attivandosi con i propri canali di comunicazione per il rilancio di uno storico caposaldo del nostro commercio territoriale”.

Il nuovo assetto viene salutato con soddisfazione da Alessandro Di Vito e Giovanni Ricci, consiglieri comunali di Forza Italia.

“Negli anni ultimi anni i posti vuoti al mercato Don Baroni sono aumentati e questo ha provocato a lungo andare una percezione di indebolimento dell’offerta e qualità mercatale per l’alto numero di spuntisti (cioè coloro che non sono con banco fisso ma solo occasionale) anche presenti ogni volta - sottolineano i due esponenti - Da qui l’esigenza di una riorganizzazione e quindi del riaccorpamento dei posti che passano da 127 a 110. Questa misura permetterà sicuramente una riqualificazione generale del mercato anche a livello della qualità della merce venduta, poichè a logica con meno posti disponibili e con l’aumento a 25 euro della tariffa giornaliera (ad oggi era a 15 euro) chi è occasionale dovrà fornire merce qualitativamente migliore e rivedere i prezzi, contenendo quindi l’andamento a ribasso della qualita dei prodotti serviti al mercato”.

Concludono Di Vito e Ricci: “Con questa iniziativa si viene incontro alla richiesta fatta dagli operatori da molti anni, che da sempre vivono il nostro mercato e che basano il loro lavoro su queste attività“.

lucc