Annullare subito la conferenza dei servizi sugli Assi Viari prevista per il 23 novembre. A chiederlo è il deputato del Gruppo Europa Verde - Alleanza Verdi Sinistra Devis Dori, che in questi giorni ha presentato sul tema una nuova interrogazione ai ministri dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin e delle infrastrutture Matteo Salvini.
Il motivo nasce da un’inchiesta della guardia di finanza di Milano che vedrebbe tra le persone indagate, anche il Commissario speciale Anas degli assi viari Eutimio Mucilli.
"Chiediamo di sospendere la convocazione della Conferenza di servizi – si legge in una nota di Dori – dal momento che finché sono in corso le indagini è necessario, per motivi di trasparenza, sospenderne la convocazione". Per il deputato, infatti, "forzature sui tempi sarebbero incomprensibili".
Sulla vicenda, intanto, intervengono gli esponenti lucchesi e regionali di Europa Verde – Verdi. "Ribadiamo la totale inopportunità del progetto degli Assi Viari – dichiara Luca Fidia Pardini – che porterebbe enormi problemi alla Piana di Lucca, dalla distruzione degli ecosistemi all’incentivazione del trasporto su gomma e quindi il peggioramento della già scarsa qualità dell’aria; del resto – conclude Pardini – la Nature Restoration Law, a livello europeo, prescrive il recupero degli ecosistemi degradati, non la distruzione di quelli vivi e vegeti".
Sulla questione degli Assi viari, quindi, sembra concretizzarsi una forte opposizione trasversale, sia politica che civica. Netta anche la posizione del portavoce di Europa Verde – Verdi della Toscana, Eros Tetti.
"Rispondo al consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi – afferma – che dimostra di avere una visione anacronistica e inadeguata" accusandolo inoltre "di rifugiasi nel populismo".
Secondo Tetti, "la principale fonte di traffico sulla Piana di Lucca è rappresentata dai veicoli privati, utilizzati prevalentemente da singole persone che si spostano tra i principali centri urbani, come Valle del Serchio, Capannori, Altopascio, Porcari e Lucca stessa; pertanto – prosegue l’esponente dei Verdi – questa situazione crea un sistema insostenibile, non solo per la congestione stradale, ma soprattutto per la qualità dell’aria, già compromessa dalle emissioni di polveri sottili".
Tetti rincara la dose: "Pensare che la soluzione risieda nella costruzione di nuove strade è non solo obsoleto, ma dannoso; ogni chilometro di asfalto non fa altro che incentivare il traffico, peggiorando una situazione già critica di tutti i territori coinvolti".
Per il portavoce regionale, "è tempo di un cambio di paradigma, e lo studio dei flussi di traffico deve essere completamente rivisto: bisogna potenziare il trasporto pubblico, rendendolo accessibile, efficiente e incentivando l’uso come avviene in molti paesi europei". Il rappresentante toscano di Europa Verde afferma inoltre che "le principali aziende e industrie, che sono tra le maggiori fonti di traffico, devono essere coinvolte; è necessario collaborare per ridurre drasticamente il trasporto privato superfluo e questo approccio potrebbe ridurre il numero di auto sulle nostre strade del 60-70%, liberando spazio, migliorando la qualità dell’aria e portando anche un beneficio economico alle famiglie, perché riduce i costi legati all’uso dell’auto privata".