Furto alla concessionaria: rubato un bolide da 7mila euro

La rabbia del titolare: "Secondo blitz in pochi mesi, il quinto dal 2016. Era un colpo su commissione"

Furto concessionaria

Furto concessionaria

Capannori (Lucca), 3 novembre 2018 - Volevano proprio quella. Un furto probabilmente su commissione quello della moto Swm nuova del valore di quasi 7mila euro alla rivendita Biagi Motors in via di Tiglio a San Leonardo in Treponzio, nel Comune di Capannori, nella notte tra giovedì e venerdì. I soliti ignoti avevano studiato il piano nei minimi particolari. Arrivati sul retro dell’attività produttiva, hanno tagliato la recinzione metallica. Segno che tutto era progettato per filo e per segno, poiché per tranciare il ferro servono utensili adatti. Una volta all’interno della proprietà privata, a picconate sono riusciti a sfondare la porta di accesso.

Il sistema di allarme si è attivato immediatamente ma i ladri non si sono lasciati intimorire. Dopo aver individuato l’oggetto del desiderio che si erano prefissati di trafugare, hanno spostato gli altri mezzi trascinando la due ruote fuori. A quel punto è giunto sul posto un complice con un furgone. Caricata la merce sono fuggiti, per un colpo mirato ed eseguito in pochissimi attimi. «Mio cugino ha sentito i colpi di piccone, strumento che, tra l’altro, è stato lasciato a terra e si è insospettito – racconta Marco Biagi, uno dei titolari insieme a Giuseppe – ma quando si è affacciato ha notato soltanto un individuo che stava caricando la moto sul camioncino. Abitiamo nei pressi dell’officina, ma il tempo di provare ad arrivare e i malviventi erano già spariti».

I titolari inoltre spiegano un dettaglio che dimostrerebbe come l’obiettivo era solo quel modello: «C’erano altri veicoli e non li hanno nemmeno toccati. Addirittura, la stessa moto, identica, molto più facile da prendere, poiché più vicina alla finestra per trascinarla all’esterno, non è stata presa in considerazione. Forse avevano avuto istruzioni precise. Si sono dovuti fare largo per prendere quel tipo. Tutto questo mentre la sirena faceva un clangore infernale. Non si fermano davanti a niente. Più che proteggerci con gli allarmi e dormire vicino al nostro business, – concludono i due imprenditori – non sappiamo cosa dobbiamo inventarci. E’ il secondo blitz in pochi mesi che subiamo, il quinto dal 2016. Nel moto salone arriva molta gente, chissà, forse avevano eseguito il classico sopralluogo». Sul posto, per una prima verifica, sono giunti i carabinieri di Lammari, poiché la caserma di Pieve di Compito è in fase di ristrutturazione. I militari dell’Arma proveranno a fare luce sull’accaduto.