Fanghi tossici, allo studio un piano di interventi di emergenza

Dopo lo scandalo Keu le rilevazioni "salvano" i pozzi pubblici e privati

Novità in arrivo sulla questione Keu. Nei giorni scorsi, è stata aggiornata la situazione relativa ai tredici siti in cui sono stati rinvenuti i fanghi tossici. Il coordinamento tra gli enti coinvolti ha definito il piano d’intervento che punta, in primo luogo, alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza di emergenza e in un secondo momento degli interventi permanenti.

Per quanto riguarda le acque delle aree limitrofe ai siti in cui è stato rinvenuto il Keu - un tema particolarmente delicato per il forte impatto ambientale - è stata confermata l’assenza di contaminazioni. In questo senso, è stato ricordato che al monitoraggio delle acque sotterranee la Regione ha provveduto ad estendere immediatamente le attività di controllo, sia tramit Arpat relativamente ai pozzi a uso domestico, sia con il coinvolgimento dell’Autorità idrica toscana per quanto riguarda i pozzi dai quali viene attinta acqua pubblica. I costi del monitoraggio dei pozzi domestici sono stati sostenuti in pieno dalla Regione con risorse aggiuntive, cosa che verrà ripetuta anche nei prossimi mesi.

"L’indagine della dda di Firenze porta alla luce un tentativo gravissimo di aggressione delle mafie al nostro tessuto socio-economico – commenta l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni – a cui dobbiamo opporci con la massima risolutezza".

R.V.