"Costretti ad un percorso a ostacoli". Strada Ducale, l’affondo di Gemignani

La Strada Ducale a Bagni di Lucca è in uno stato di abbandono e degrado: frane, incuria, alberi incrinati e reti contenitive lacerate. Claudio Gemignani denuncia l'incuria della Provincia e la mancanza di attenzione verso i cittadini delle valli.

La strada provinciale 56, meglio conosciuta come Strada Ducale, chiude l’anno nella polemica, con il consigliere comunale di opposizione di “Progetto Futuro“ Claudio Gemignani, anche come neo eletto nel coordinamento provinciale di Forza Italia, che torna a denunciare lo stato di abbandono della rete viaria. Una denuncia fatta attraverso un metodo dal Gemignani usato molto spesso: un video fatto sul luogo e pubblicato sui social. Gemignani definisce "vergognosa" la situazione, richiedendo nuovamente un intervento il più celere possibile per mettere in sicurezza il tratto viario e lanciando al contempo più di una frecciata all’amministrazione provinciale, l’ente responsabile della gestione e del mantenimento della stessa.

Nella registrazione, il rappresentante di Forza Italia si rivolge alla cittadinanza direttamente da uno dei punti più disastrati della strada, contraddistinto – fa notare – da svariati eventi franosi, piante infestanti, alberi incrinati e reti contenitive ormai completamente lacerate. "Non posso che osservare e segnalare lo stato di degrado in cui versa tutta questa strada - spiega Gemignani - . È una strada senza pace, in cui frane e incuria la fanno da padrone. La cosa più terrificante, però, è che questa situazione è così da settimane, mesi, anni e nessuno ci mette mano. La Provincia come al solito dorme, e sembra essersene completamente dimenticata. È una strada montana, su questo siamo tutti d’accordo, ma anche qua vivono persone che ogni giorno sono costrette a un vero e proprio percorso a ostacoli: non avere a cuore la strada vuol dire non aver a cuore i cittadini delle valli, di Ponte a Gaio, di Tereglio, Vitiana, Montefegatesi, di chi gestisce ristoranti in loco come i rifugi e come Il Nido Dell’aquila. Cittadini evidentemente considerati di serie b".

Marco Nicoli