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"Anno intenso, ma è mancata sinergia". Celebrazioni: Baldini tira le orecchie

lI consigliere regionale della Lega non lesina critiche e se la prende soprattutto con la Regione Toscana

Il consigliere regionale della Lega, nonché responsabile della cultura in Toscana per il suo partito, Massimiliano Baldini

Il consigliere regionale della Lega, nonché responsabile della cultura in Toscana per il suo partito, Massimiliano Baldini

"Le Celebrazioni dei 100 anni della morte di Giacomo Puccini sono state sicuramente intense, vissute un po’ ovunque ed un po’ da tutti con grande entusiasmo nel corso dell’intero 2024 costellato da tante iniziative e produzioni letterarie sempre interessanti, ma hanno risentito, da una parte, dell’incapacità delle istituzioni locali e regionali di realizzare una sinergia realmente corale come avrebbe potuto e sarebbe dovuto essere e dall’altra dei tanti problemi che hanno condizionato il Comitato per le Celebrazioni Pucciniane, non in grado di portare avanti un programma di iniziative davvero incisivo": lo sostiene in una nota il consigliere regionale della Lega, nonché responsabile della cultura in Toscana per il suo partito, Massimiliano Baldini.

I segnali, per l’esponente leghista, non erano mancati già anni addietro, se si guarda al mancato dialogo tra l’allora sindaco Tambellini e quello di Viareggio Del Ghingaro e all’incapacità di arrivare a un progetto condiviso per centrare la candidatura a Capitale della Cultura Italiana, fallita prima dal Comune di Viareggio e poi da quello di Lucca. Un dualismo in qualche modo ripetutosi anche nella giornata del 29 novembre, data della morte del Maestro che ha visto le due città ed i rispettivi enti intitolati a questo straordinario genio della musica portare avanti programmi distinti e addirittura concomitanti e senza una regia a tutto tondo che ne potesse esaltare all’unisono il percorso storico-culturale del compositore sul nostro comprensorio.

"Rimarca questa impressione Massarosa - ricorda Baldini - decisamente marginalizzata così come la stessa Pescaglia che mi aspettavo maggiormente valorizzata e tutto malgrado l’importanza che le due località rivestono nelle vicende pucciniane. In questo quadro, a mio avviso, non può essere esente da critiche la Regione Toscana, anzi la maggiore imputata, incapace di giocare un ruolo di vero raccordo fra tutti gli enti in campo e, di fronte ad una tale deriva, di farsi carico di un cambio di marcia collegiale malgrado il suo status di istituzione maggiore. Il presidente Giani, che distribuisce a pioggia le risorse della cultura con modalità spesso contestate, ma che dimostra di tenere a questo settore, nemmeno lui ha saputo intuire che ognuno andava per conto suo e che tutto si è fatto fuori che “sistema“ fra gli enti locali".

Baldini torna anche sulla vicenda della doppia intitolazione del Teatro, definendola storicamente e culturalmente discutibile, ma commercialmente ideale, per ricordare che a Lucca il 29 novembre ha sicuramente ricevuto più attenzione con tanti eventi di valore, con la presenza del presidente della Regione e del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi alla ex Cavallerizza, pur confermando in questo modo la difficoltà a favorire un clima di comunione collettiva che unisse Lucca a Viareggio e a Torre del Lago. "Sullo sfondo di tutto questo - conclude l’esponente leghista - un Comitato per le Celebrazioni Pucciniane che ha avuto vita travagliata, con un presidente contestato da tutti e su tutto, incapace di dare un respiro importante ed internazionale alla ricorrenza e ciò malgrado risorse economiche enormi sulla cui gestione non sono certo mancate le critiche sin dall’avvio dei lavori e fino a giungere agli esposti alla Corte dei Conti. Peccato, si poteva fare molto meglio, ma questo non significa che non si possa ripartire da qui per continuare a rilanciare ancora questo patrimonio culturale di valenza nazionale ed internazionale, ricercando quelle sinergie fra tutti i protagonisti del cammino di Giacomo Puccini".

Fabrizio Vincenti