
La Spezia, 5 marzo 2023 – Le Aquile non vanno oltre il pareggio a reti inviolate nello scontro salvezza contro il Verona.
Al Picco, nel delicato lunch match domenicale, gli uomini di Semplici sbattono contro il palo – quello colpito da Nzola a metà ripresa – e si devono accontentare di un punto contro i veneti, apparsi sempre attenti e ordinati.
Uno 0-0 dove comunque non sono mancate le occasioni e dove alla fine i migliori sono stati i portieri, Dragowski e Perilli, autori di parate decisive. Mister Semplici si affida agli stessi undici di Udine, con Agudelo libero di svariare tra centrocampo e attacco, e Nzola terminale offensivo assistito da Gyasi e Verde.
Il primo tentativo è dello Spezia al 7’: ci prova Verde direttamente da calcio d’angolo, ma Perilli è attento sul primo palo. Il Verona, costretto a sostituire Ngonge dopo 9’, non sta a guardare e nel giro di cinque minuti va al tiro tre volte: prima col neo entrato Kallon – ma il tiro senza pretese si spegne a lato – poi con Lazovic, la cui conclusione da buona posizione sfila a lato, e infine con Gaich.
Lo Spezia risponde con Verde al 14’, ma il tiro mancino finisce sul fondo, ma al 18’ è si nuovo il Verona a farsi pericoloso, ancora con Lazovic che salta Amian e conclude sul primo palo, trovando solo l’esterno della rete.
Un inizio divertente che col passare dei minuti lascia spazio al tatticismo, con le due squadre che si prendono le misure, preoccupate per lo più a non scoprirsi e a evitare pericoli per la propria porta.
La partita così vive di episodi, come quello che arriva al 34’, quando sul corner di Lazovic, Dragowski abbandona i pali ma Gaich sul secondo palo a porta praticamente sguarnita conclude a lato.
L’occasione l’avrebbe anche lo Spezia al 39’, ma sul cross di Agudelo, Nzola sbaglia incredibilmente lo stop che l’avrebbe messo a tu per tu con Perilli.
L’ultimo sussulto della prima frazione è dello Spezia, che arriva al tiro al 42’ con Reca, ma Perilli mette in angolo. La ripresa si apre con gli stessi uomini ma con lo Spezia più arrembante e volenteroso, che prova a creare qualcosa di più nella metà campo avversaria.
Le Aquile ci provano ancora con Reca, ma il tiro del polacco, smorzato da Kallon, finisce tra le mani di Perilli, poi al 14’ è Gyasi a tentar fortuna di testa, ma l’incornata finisce a lato. Da una leggerezza di Bourabia al 17’ nasce la ripartenza veronese conclusa col tiro di Kallon, ben controllato da Dragowski.
Poco dopo l’ora di gioco Semplici si gioca anche la carta Zurkowski, al rientro dopo l’inforunio, e proprio da un cross in area del centrocampista polacco nascono i presupposti per un’azione pericolosa conclusa però con un debole colpo di tacco da Gyasi.
Sono brividi per la gente del Picco invece al 23’, quando il Verona confeziona la palla gol più importante della sua partita: Abildgaard lancia in profondità Kallon, che brucia Nikolaou e si presenta a tu per tu con Dragowski, ma il portiere delle Aquile è superlativo nello sbarrare la strada all’attaccante della Sierra Leone.
Passata la paura, è lo Spezia al 27’ ad andare vicino al gol: Nzola stacca benissimo sul cross di Bourabia, Perilli è battuto ma è il palo a respingere l’incornata del franco angolano. Semplici butta nella mischia anche Shomurodov e Kovalenko al posto degli esausti Agudelo e Bourabia, passando al 3-5-2, ma col Verona tutto chiuso nella propria tre quarti le Aquile, pur facendosi prevalere nel possesso palla – alla fine la squadra di Semplici chiuderà col 69% – fanno fatica a creare pericoli.
Un presunto contatto in area tra Gyasi e Perilli fa infuriare il Picco e la panchina dello Spezia, e a farne le spese è Marchetti, espulso. Nel finale è Perilli a chiudere la porta agli ultimi assalti delle Aquile, prima bloccando la conclusione di Zurkowski al 41’, poi superandosi sulla conclusione di Amian al 44’, deviando con un gran colpo di reni la palla destinata a finire all’incrocio. Finisce a reti inviolate, lo Spezia tiene dietro il Verona, ma ci sarà da soffrire fino all’ultimo. Il tabellino
Spezia-Verona 0-0 SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia (30’ st Kovalenko), Ekdal, Agudelo (30 st’ Shomurodov); Verde (19’ st Zurkowski), Nzola, Gyasi (48’ st Maldini). A disposizione Marchetti, Zovko, Sala, Beck, Krollis, Ferrer, Esposito, Caldara, Wisniewski, Cipot. Allenatore Semplici HELLAS VERONA (3-4-1-2): Perilli; Magnani, Hien, Coppola; Faraoni (33’ st Terracciano), Tameze, Duda (12’ st Abildgaard), Depaoli; Lazovic (33’ st Verdi); Ngonge (9’ pt Kallon), Gaich (33’ st Lasagna). A disposizione Berardi, Zeefuik, Doig, Braaf, Dawidowicz, Cabal. Allenatore Zaffaroni Arbitro: Doveri di Roma (assistenti Giallatini di Roma e Preti di Mantova; quarto ufficiale Perenzoni di Rovereto. Var: Valeri di Roma. Avar: Longo di Paola) Note: spettatori 10.020. Espulso Marchetti al 37’ st per proteste. Ammoniti Reca, Terracciano. Angoli 9-5 per lo Spezia. Recuperi 1’ pt e 4’ st