FABIO BERNARDINI
Sport

Spezia, una corsa a due tra Gotti e Andreazzoli

La decisione in settimana del responsabile dell’area tecnica Riccardo Pecini

di Fabio Bernardini

È ormai una corsa a due per la panchina aquilotta: Luca Gotti e Aurelio Andreazzoli. Il ds Riccardo Pecini ha già incontrato quest’ultimo nei giorni scorsi, oggi sarà la volta di Gotti. A seguire la decisione. Trattasi di due ottimi allenatori, accomunati dallo stesso numero di ‘panchine’ in A (83), da un ruolo di vice che entrambi hanno svolto per buona parte della carriera e dalla capacità di lavorare con i giovani.

Luca Gotti, nato ad Adria il 13 settembre 1967, laureato in Scienze motorie e Pedagogia (è stato docente all’Università Cattolica di Milano), vanta esperienze come vice allenatore di Roberto Donadoni al Cagliari, Parma e Bologna e di Maurizio Sarri, con il quale ha conquistato l’Europa League con il Chelsea nel 2019. Importanti anche le due stagioni alla guida della Nazionale Under 17. Nel novembre 2019 il grande salto al ruolo di tecnico dell’Udinese, subentrato a Tudor, con un 13° posto in archivio (45 punti), cui ha fatto seguito il 14° posto nell’anno successivo con 40 punti. Nello scorso torneo, alla sua terza stagione alla guida dell’Udinese, è stato esonerato a dicembre con la squadra al 14° posto, con 16 punti ottenuti in altrettante gare, sostituito da Cioffi. Gotti, in scadenza di contratto con l’Udinese, è definito un ‘normal one’ per le sue caratteristiche umane all’insegna della semplicità, della socievolezza e della capacità comunicativa, attitudini che lo portano a instaurare un rapporto empatico forte con i giocatori. Il tecnico veneto non ha mai nascosto il suo gradimento per lo Spezia, in primis per l’opportunità di guidare una squadra importante in Serie A e poi per la buona qualità della vita che la nostra città offre, tenendo presente che è un grande amante del mare, della barca e del golf. Non ha uno staff tecnico proprio, ma sono pronti nell’eventualità all’arruolamento il preparatore dei portieri Mirko Vignale, i preparatori atletici Luca Picasso e Simone Lorieri. Mister Aurelio Andreazzoli, classe 1953, massese doc, vanta una lunga carriera da allenatore iniziata nel 1985 all’Orione, per poi passare all’Ortonovo che condusse in Promozione, fino ad arrivare ad allenare la Massese in C1 (1994) e l’Alessandria in C2 (2003). La svolta nel 1999 quando conobbe Luciano Spalletti al corso a Coverciano, diventandone il vice all’Udinese e alla Roma. Nella società capitolina fu, a seguire, il vice di Vincenzo Montella, Luiz Enrique, Zdenek Zeman, Rudi Garcia, con un inframmezzo da ‘titolare’ dopo l’esonero di Zeman, nel 2013. Dal 2017 al 2019 l’esperienza alla guida delll’Empoli dove collezionò una promozione in Serie A (panchina d’argento) e una retrocessione l’anno successivo per la classifica avulsa, nonostante i 38 punti accumulati. È in quest’ultima stagione, contraddistinta da un esonero dopo dieci partite e da un richiamo sulla stessa panchina a marzo per sostituire Iachini, che conobbe Pecini. Quindi il passaggio al Genoa con un esonero lampo e il ritorno, nello scorso campionato, sulla panchina dell’Empoli, condotto alla salvezza con largo anticipo (41 punti). Un traguardo che non gli è valso la conferma, sebbene sia legato al club toscano da un altro anno di contratto. Dal punto di vista tattico predilige il 4-2-3-1 o il 4-3-1-2. Il tecnico apuano si affida a collaboratori fidati quali il vice Giacomo Lazzini e Alessio Aliboni. Fecero scalpore le sue parole alla vigilia del match Spezia-Empoli: "Lo Spezia mi ha sempre suscitato interesse e piacere, perché il ‘Picco’ è un ambiente molto caldo. Il pubblico è davvero attaccato ai colori della sua squadra, quindi è sempre piacevole assistere alle gare in quello stadio".