FABIO BERNARDINI
Sport

"Sono venuto a mercato chiuso Nessun vittimismo, combattiamo"

L’allenatore Gotti non giudica le strategie societarie, anche se lo preoccupano le numerose assenze

di Fabio Bernardini

Chiaro, conciso, lineare. Mister Luca Gotti non ha usato giri di parole nell’analizzare il deludente mercato condotto dalla società aquilotta: "La premessa è d’obbligo - ha affermato il tecnico veneto - io sono venuto a Spezia con gioia e entusiasmo in una fase in fui il mercato era ancora bloccato, perché sono uno che non si fascia la testa. Con il direttore avevamo grande allineamento su quelle che erano le esigenze da apportare. In questa rosa mancano alcune caratteristiche tecniche e fisiche, tenendo presente che i tempi di recupero di Verde, autore nella scorsa stagione di otto gol, sono estremamente incerti e non c’è più Manaj che realizzò cinque reti. Tredici gol, per una piccola squadra come la nostra, fanno tutta la differenza del mondo in Serie A. Queste erano le esigenze, non è compito mio giudicare le strategie societarie, quello che è di mia competenza è dire che tutto ciò è estremamente rischioso". "Ora abbiamo undici partite prima della sosta - ha continuato il tecnico -, con un’infermeria dove ci sono Verde, Amian, Ferrer, Maldini e Ekdal. Queste gare dovremo affrontarle senza vittimismi o alibi, ma combattendo. Sono arrivato in una città dove la gente è abituata a lottare, lo faremo anche noi. Essere delusi e amareggiati non ci porta nessuna vantaggio, c’è da combattere insieme. L’energia e la voglia di non abbassare la testa permette di fare cose impensabili, chi combatte può anche perdere, ma chi non combatte ha già perso".

Passando al match odierno contro il Bologna (stadio ‘Picco’, ore 15, arbitra Giua) mister Gotti non ha nascosto le insidie: "Quella rossoblù è una squadra molto forte, che abbina esperienza internazionale e gioventù. Sarà una partita da battaglia, anche perché le due squadre adottano sistemi di gioco identici e i duelli accentueranno la combattività".

L’allenatore delle Aquile si è poi soffermato sui singoli. "Sono molto contento dell’arrivo di Ampadu - ha spiegato -, un giocatore alla Kiwior di piede destro, con personalità e tecnica, che è stato utilizzato anche come play o mezzala, sebbene al Chelsea si siano raccomandati di farlo giocare in difesa". Inevitabile un riferimento ad Holm: "Ha una fisicità straripante e grande qualità di corsa, deve però adattarsi al nostro calcio". Elogi anche per Nzola e Bastoni: "Sono molto contento di Mbala, il ragazzo viene tutti i giorni al campo con il sorriso, ha la voglia di migliorarsi, siamo sulla strada giusta. Simone è un ragazzo dalla grande generosità e duttilità. Il suo posizionamento sulla destra è un po’ una forzatura figlia di parecchie variabili, mettiamo il cartello ‘lavori in corso’ per la sua collocazione". Due parole anche su Kovalenko: "Credo abbia le caratteristiche per diventare una grande mezzala, il suo limite è probabilmente nella gamba. I suoi parametri fisici sono in linea con quelli migliori dell’anno scorso, non bisogna accontentarsi".

Non è mancato anche il chiarimento riguardo l’uscita dal campo di Gyasi a Torino: "Non c’è stato alcun episodio né per me, né per il ragazzo. La sua posizione in campo? La necessità di dover recuperare i gol mi spinge a portare Emmanuel il più vicino possibile alla porta avversaria".

Questo l’undici iniziale: Dragowski; Hristov, Kiwior, Nikolaou; Holm, Bastoni, Bourabia, Kovalenko, Reca; Nzola, Gyasi. Assenti: Ferrer, Amian, Ekdal, Verde, Maldini. Recuperato Agudelo.