Maresca ha tollerato il gioco duro dell’Atalanta

Lo Spezia fa il suo massimo, ma non basta contro la forza dell’Atalanta e contro alcune decisioni arbitrali determinanti, per non parlare del gioco duro tollerato per tutta la partita e che alla fine lascia lo Spezia con molti giocatori abbattuti e speriamo recuperabili per Udine. Non ne è andata bene una: pensiamo all’occasione di Bastoni magnificamente trovato da Maggiore e al gol atalantino tre minuti dopo, frutto di una grande combinazione Malinowsky-Muriel, lasciati però troppo liberi di svariare. Maggiore inventa la seconda pennellata e Verde segna da artista del calcio qual è, uno degli ultimi a non arrendersi allo strapotere degli scarponi e al Moloch degli equilibri tattici. A quel punto lo Spezia si aggancia alla partita e la pareggerebbe, se non succedessero tutta una serie di disavventure. Hristov è costretto a uscire per un calcione ed entra Reca, purtroppo molto più vulnerabile difensivamente. Un grandissimo Bastoni è abbattuto da Malinowsky ed alza bandiera bianca. Entra Manaj, Gyasi va a sinistra ma purtroppo non è lo stesso. Fedele al principio del pilotaggio, Maresca non butta fuori Muriel (ricordiamo sempre, a termine di paragone, l’espulsione di Bastoni a Verona). Agudelo è costretto ad abbandonare per un calcione involontario quanto micidiale, entra Kovalenko e il peso specifico cala. Infine il capolavoro di Maresca, che inverte una gamba tesa killer di Maehle su Maggiore. Dalla punizione nasce il gol decisivo, con la difesa non esente da colpe. Lo Spezia avrebbe potuto anche pareggiarla, ma Gyasi sbaglia una buona occasione. Nel finale l’Atalanta dilaga, ma i buoi erano già scappati. Speriamo che il campionato non lo sia ancora.

Mirco Giorgi