ILARIA GALLIONE
Sport

Lunezia regina in Liguria con le baby-campionesse

Battendo in finale la Normac Genova il team S3 vince il titolo regionale. La soddisfazione di coach Catia Caleo: "A soli 8 anni sono già bravissime".

Le bimbe del Lunezia vincitrici del campionato S3 con la coach Catia Caleo

Le bimbe del Lunezia vincitrici del campionato S3 con la coach Catia Caleo

Ottimi risultati in casa Lunezia Volley con la conquista del titolo campione regionale S3 primo livello, dopo aver superato in finale la quotata Normac Genova. A raccontare il cammino verso questo traguardo è coach Catia Caleo, da 3 anni tornata a Sarzana, che ha portato al trionfo le sue bimbe di appena 8 anni.

Come siete arrivate a questo punto?

"Nelle tre tappe della prima fase provinciale di questo torneo federale abbiamo vinto tutte le partite, riuscendo a non perdere alcun set. Siamo quindi approdate alla finale regionale a Genova dove abbiamo incontrato squadre ben organizzate. In finale siamo riuscite a battere laNormac 2-1 (14-15, 15-10 e 15-14), una formazione che seleziona le giocatrici sin dai primi passi. È stata una vittoria ancor più importante che le mie bambine si sono meritate perché sono state tutte bravissime".

Ci vuole fare i nomi delle giovanissime protagoniste?

"Certamente, ma prima una premessa. Ogni società poteva portare 5 atlete. Noi abbiamo scelto di convocarne 7 e tutte a turno hanno giocato, dando il proprio prezioso contributo. Sono Adele Benacci, Rachele Bonsignorio, Marta Pecorari, Sofia Ridondelli, Rebecca Rossetti, Alice Vatteroni ed Anita Zucchini".

Com’è allenare bambine al primo approccio nel volley?

"La disciplina S3, il vecchio minivolley, va dai 5 agli 11 anni. Qui al Lunezia abbiamo esclusivamente squadre femminili perché i maschietti iniziano, ma purtroppo strada facendo abbandonano. Le ragazze, invece, sono più costanti, tanto che vantiamo ben 45 presenze nella nostra categoria. In più abbiamo una squadra U12, una U13, una U16, una U18 e una che milita in Prima Divisione. Le bimbe si divertono, che è la cosa principale, ma sanno anche che ci sono delle regole da rispettare. Mi trovo molto bene con loro e sono contenta dei loro successi e della loro crescita".

Lei conosce bene questo mondo che ha vissuto sia dentro che fuori dal campo. Meglio da giocatrice o da allenatrice?

"La mia passione negli anni è diventata il mio lavoro. Ho cominciato giovanissima e mi sono tolta tante soddisfazioni. Erano gli anni d’oro della pallavolo a Carrara e io ho fatto parte di quel gruppo. Ho avuto modo di veder crescere Francesca Piccinini, un vero fenomeno, e Maurizia Cacciatori, oltre alle sorelle Guendalina e Veronica Buffon. A 13 anni, però, mi sono rotta il ginocchio e ho dovuto smettere prestissimo di giocare. Sono sempre rimasta in questo mondo di cui ora che ho 49 faccio ancora parte. Ho allenato anche a Carrara, Ortonovo ed Ameglia".

Quali progetti con la società avrete in programma?

"Oltre ad allenarci a Sarzana abbiamo da poco aperto una succursale a Casano. Lavoriamo anche con le scuole di Caffagiola, Luni e appunto Casano, garantendo altri due allenamenti. La nostra direzione sarà anche quella di cercare di dare la possibilità a chi è più in difficoltà di poter praticare questo sport".

Ilaria Gallione

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