
di Fabio Bernardini
"Fiorentina e Spezia sono le squadre che ho nel cuore, al pari del Cagliari e del Milan. Al ‘Franchi’ sarà una partita da tripla". Il pontremolese Enrico ‘Richy’ Albertosi, grande ex portiere delle Aquile e della Viola, tesse le lodi della squadra di Italiano: "Lo Spezia gioca sempre senza paura, cerca di imporsi sempre sugli avversari, sono certo che si salverà".
Albertosi, venerdì prossimo Fiorentina e Spezia a confronto, due club a lei cari.
"Arrivai a Spezia giovanissimo, esordii in Serie C a sedici anni contro la capolista Novese in un match che vincemmo quattro a zero. Ricordo con affetto l’allora direttore sportivo Scarabello e soprattutto l’allenatore Salvietti, grande uomo che spesso mi invitava a mangiare a casa sua. Il club bianco fu il mio trampolino di lancio per l’approdo, nel 1958, alla Fiorentina. Con la squadra viola esordii in Serie A in Roma-Fiorentina 0-0. I primi anni giocai poco perché in porta c’era Sarti ma fu un periodo che mi servì moltissimo per crescere. In quegli anni venni convocato in Nazionale per i Mondiali in Cile nel ’62. Con la Fiorentina ho vinto due Coppe Italia, giocai io quelle partite perché Sarti non amava le gare alle luci dei fari".
Lei è pontremolese, la Lunigiana è da sempre un feudo aquilotto, che aria si respira per lo Spezia in Serie A?
"Per il sottoscritto è stata una grande gioia la promozione dello Spezia nella massima serie. Lo Spezia ha avuto una costanza incredibile nell’inseguire il grande salto in A, finalmente coronato lo scorso agosto. È poi stata una grande soddisfazione vederlo giocare e vincere sabato scorso contro il Milan, mi sembrava di vedere giocare il Barcellona contro una squadra di valore inferiore, ha dato spettacolo".
È uno Spezia sorprendente che riscuote unanimi consensi, riuscirà a salvarsi?
"Lo Spezia è una squadra giovane, guidata da un allenatore che ha un carisma incredibile. I giocatori sono preparati benissimo, corrono tutti insieme per novanta minuti, nonostante non vi siano campioni fanno delle cose impensabili, non hanno fatto fare un tiro in porta a Ibrahimovic. Non metto neanche in dubbio la conquista della salvezza da parte dello Spezia, quella aquilotta è una squadra che gioca senza paura in tutti i campi, cerca di imporre sempre il suo gioco contro tutti. Ho visto Spezia-Juventus, i bianconeri nel primo tempo non sono esistiti, dopo è entrato Ronaldo e ha rotto gli equilibri".
Si immagina il ‘Picco’ pieno di gente in Serie A?
"Io ho provato l’emozione di giocare in quello stadio, quando entravo in campo avevo sempre i brividi, gli spalti erano sempre pieni. Se non ci fosse stato il virus il ‘Picco’ sarebbe stato sempre ricolmo di tifosi e lo Spezia avrebbe fatto ancora più risultati positivi".
Fiorentina-Spezia come la inquadra?
"La Fiorentina ha giocatori più forti tecnicamente che però non riescono a esprimere le loro potenzialità, mentre lo Spezia gioca senza paura, cercando di imporre sempre il suo gioco. Sarà una partita tutta da vedere, la Fiorentina ha 22 punti, sta lottando per non retrocedere, lo Spezia ha due punti in più. La Viola, in casa, non fa grandissimi risultati, sarà una partita da tripla".
Un giocatore dello Spezia su cui puntare?
"Ne cito due: Ricci e Bastoni".