
Da sinistra Manuel Pinotti e il presidente del Lerici Jacopo Carro
Il Lerici Fc ha dato il via ad un progetto di rinnovamento con tanti cambiamenti sul piano societario e tecnico. Sulla panchina è stato scelto un uomo dalla grande esperienza, Andrea Gatti, che prenderà in mano le redini della squadra per farla crescere sempre più verso traguardi importanti, dopo aver concluso la sua avventura sulla panchina della Fezzanese in Serie D. L’altra novità riguarda l’ingaggio di Manuel Pinotti come nuovo direttore sportivo, figura di grande esperienza e competenza che vanta un percorso di oltre 10 anni nei campionati di Eccellenza e Promozione. A chiarire le ragioni del suo arrivo è proprio il diretto interessato.
Come mai ha scelto proprio il Lerici per ricoprire il ruolo di direttore sportivo?
"Ho accettato la proposta della società perché conosco mister Gatti che è un allenatore di livello, con cui sicuramente lavorerò benissimo, e che si porterà dietro il suo staff tecnico con cui collabora da tempo. Nonostante il Lerici sia un club di Seconda categoria, ha obiettivi importanti. Mi è stata subito spiegata l’organizzazione societaria e mi è stato esposto un progetto ambizioso fatto di acquisti mirati e una voglia incredibile di vincere. In massimo 4 anni mi è stata prospettata la volontà di andare in Eccellenza".
Un traguardo che appare però ancora un po’ lontano...
"Intanto speriamo di poter essere ripescati in Prima Categoria e proprio in quell’ottica prepareremo la squadra. Gli obiettivi sono importanti, ma si lavorerà con impegno e dedizione potremo toglierci tante soddisfazioni".
Sarà inevitabile uno stravolgimento anche della rosa?
"Sicuramente dovremo inserire 7 o 8 giocatori di livello superiore. Vorrei un’ossatura più vecchia, soprattutto in certi reparti ed è proprio per questo che stiamo chiudendo alcune trattative".
Può entrare più nel dettaglio?
"Dal 1° luglio vestiranno la nostra maglia gli attaccanti Mario Verona, ex Cadimare, e Lorenz Shqypi, proveniente dal Serricciolo. In porta stiamo valutando Mattia Calzetta del Follo e come centrale abbiamo avuto dei contatti con Davide Mozzachiodi del Beverino".
Tanti giocatori se ne sono andati come Iardella, Petrolo, Avino, Bollero, Barkallah, Gomez, Belloni, Castruccio, Bologna, Poggi e i fratelli Naclerio. È stata una scelta personale o voluta dalla società?
"Parlo personalmente. Ho bisogno di avere un gruppo di giocatori che siano sempre presenti agli allenamenti e si impegnino al massimo. Sotto questo punto di vista non sono disposto a scendere a compromessi. A volte gli impegni lavorativi non consentono di poter garantire la massima presenza ed è il caso dei fratelli Naclerio. Non è di certo stata messa in discussione la loro brillante stagione. In attacco ora vorrei due punte un po’ più ’anziane’ per avere maggiori certezze".
Per lei si tratta della prima esperienza in Liguria?
"Sì, finora ho sempre collaborato con società toscane, della Lunigiana in particolare, che poi è la mia terra. Sono comunque molto stimolato da questa nuova esperienza".
Ha buoni ricordi delle sue precedenti collaborazioni?
"Direi proprio di sì. Difficile dimenticare il periodo al Vallicisa, al Lunigiana e quello più recente alla Pontremolese dove ho vissuto anni bellissimi. Un percorso che si è interrotto dopo la decisione del club di non iscriversi alla Promozione. I rapporti con il presidente Piergiorgio Aprili (che ha riposto in me sempre grande fiducia) e con Simone Lecchini, responsabile dell’area tecnica ora passato alla Massese, restano buonissimi".
Ilaria Gallione
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