
"Il nostro destino dipende da noi, vogliamo dare continuità al buon lavoro che stiamo facendo. Sia all’Arechi che in trasferta dobbiamo dimostrare di avere una mentalità vincente". Il tecnico della Salernitana Paulo Sousa, molto stimato dal direttore dell’area tecnica aquilotta Eduardo Macia, ieri in conferenza stampa ha suonato la carica. "Abbiamo come obiettivo la salvezza, fino a quando non la raggiungeremo dovremo dare tutto". Il trainer portoghese, dallo scorso 14 febbraio arruolato alla guida della formazione salernitana in luogo dell’ex aquilotto Davide Nicola, si è anche soffermato sullo Spezia. "È una squadra che ha molte similitudini con la nostra, gli Aquilotti difendono compatti e effettuano transizioni offensive importanti. Ritengo che sarà una partita equilibrata nella quale vogliamo ottenere un risultato positivo per continuare la nostra crescita". Di questi tempi, nello scorso campionato, la Salernitana era relegata al penultimo posto in classifica con 21 punti, 23 gol all’attivo e 57 subiti. A distanza di un anno i campani hanno migliorato il loro ruolino di marcia attestandosi al sedicesimo posto in graduatoria con ventisette punti realizzati, frutto di sei vittorie, nove pareggi e dodici sconfitte. Un bottino probabilmente inferiore alle attese considerando gli ingenti investimenti del presidente Iervolino, ma comunque importante in chiave salvezza. Trentuno le reti realizzate dai granata, dieci delle quali dal 26enne franco-senegalese Dia (è in prestito dal Villareal), quarantasette quelle subite.
Dall’arrivo di Sousa la Salernitana ha riportato il seguente score: una sconfitta, una vittoria e tre pareggi consecutivi, per una serie utile attuale di quattro risultati positivi consecutivi. L’allenatore portoghese non potrà disporre del forte laterale destro Mazzocchi e del centrocampista sloveno Crnigoj, entrambi infortunati, tornano tra gli arruolati Fazio e Troost-Ekong. Esattamente come Semplici, il trainer granata non ha potuto contare, in queste due settimane di preparazione alla partita, di molti giocatori in nazionale, per la precisione dodici, tra i quali gli attaccanti Piatek, Dia e Botheim. Il sistema di gioco adottato da Sousa è il 3-4-2-1. A guardia dei pali vi sarà Ochoa, davanti al quale giocheranno Daniliuc (scalpitano anche Fazio e Lovato), Gyomber e Pirola. Sull’esterno destra Sambia andrà a rimpiazzare Mazzocchi, mentre sul versante opposto vi sarà Bradaric, con Coulibaly e Bohinen (in ballottaggio con Maggiore) in mediana. A ridosso della punta centrale Dia, vi saranno Candreva e Kastanos.
Fabio Bernardini