
L’ex direttore sportivo dello Spezia Gianluca Andrissi torna all’Inter. Piero Ausilio e Dario Baccin gli hanno assegnato l’importante compito di seguire il rendimento tutti i giocatori nerazzurri in prestito nelle squadre di Serie A e Serie B. Un prestigioso incarico che attesta le indubbie capacità tecniche di Andrissi, che in riva al Golfo ha lasciato un piacevolissimo ricordo tra i tifosi aquilotti per il suo ottimo operato alla direzione tecnica del club bianco nella stagione di Serie B 2017-18. Era, quello, l’anno in cui il club bianco varò, in maniera ancora più netta, una politica di austerity con una drastica riduzione del budget all’insegna dell’autofinanziamento. Un progetto tecnico legato a doppio filo a quello economico-finanziario che mise a dura prova la costruzione di una squadra competitiva.
Andrissi non si perse d’animo e riuscì a costruire una formazione competitiva arruolando giocatori di esperienza come Bolzoni, Giani, Lopez, Gilardino, Marilungo, Mora (vi erano già Terzi e Granoche), ad altri più giovani come Tommaso Augello e Matteo Pessina. Proprio l’attuale difensore della Sampdoria fu una piacevolissima scoperta di Andrissi, che lo prelevò dalla Giana Erminia (Serie C) da quasi sconosciuto. E poi, naturalmente, quel Pessina che solo grazie alla presenza dell’ex ds aquilotto decise di accettare l’offerta dello Spezia. Tra le perle di Andrissi anche il lancio in prima squadra di Samuele Mulattieri (tre presenze e un gol), Gabriele Corbo e la cessione per un milione di euro di Antonio Candela al Genoa. Inoltre, l’uomo di mercato lombardo portò in maglia bianca anche l’attaccante Francesco Forte, autore di sei gol in 31 partite: per lui lo Spezia fu un trampolino di lancio per le stagioni successive dove si è affermato a suon di gol (17 gol con la Juve Stabia, 14 con il Venezia). Ora, per Andrissi la grande opportunità dell’Inter, anche se lo Spezia continua ad occupare una parte fondamentale del suo cuore: "Ho ancora la pelle d’oca nel ricordo di Spezia-Palermo con 8000 tifosi al ‘Picco’ - ha raccontato a La Nazione a metà giugno - e uno striscione bellissimo in curva. Lì mi resi conto che essere ds in una piazza del genere è davvero fantastico. Mi piacerebbe venire a vedere lo Spezia in Serie A e godermi il ‘Picco’ esaurito con le emozioni inevitabili che quello stadio e quei tifosi suscitano".
Fabio Bernardini