I 25 anni della Skaletta, il locale spezzino tempio del rock

Lo storico locale dei "Las Pezia Rockers" taglia il traguardo del quarto di secolo: il prossimo week end, un denso programma di arte e musica per festeggiare questo importante compleanno.

Il concerto dei The Rudolphs in Skaletta

Il concerto dei The Rudolphs in Skaletta

La Spezia, 20 aprile 2019 - Alla Spezia, la città dei rocker, c’è un posto che più degli altri ha contribuito a consolidare questa speciale vocazione del Golfo. Fondata nel 1994, la Skaletta Rock Club è diventata in breve tempo un punto di riferimento per gli amanti della musica fuori dal mainstream, ma non soltanto.

Casa di note e location di infiammati concerti fino a notte fonda, è stata ed è tutt’oggi palco per i gruppi più quotati e palestra per quelli esordienti, oltre che spazio per l’arte – a partire da quella del compianto Prof. Bad Trip, storico frequentatore che ha lasciato, fra le altre cose, un murale e la targa prima affissa all’ingresso - , e per gli scambi culturali.

Sono state le sorelle Federica e Daria Pantani –ancora oggi nel direttivo, formato insieme ad Alessio Perazzo, Riccardo Bucchioni, Manuel Cossu, Alessandra Campi, a cui si aggiunge Diego Clemente, spostatosi in Svezia - , insieme alle amiche Anna e Cinzia a prendere in mano le redini di questo locale in cui, fino a quel momento, gli anziani giocavano a bocce e biliardo.

Un team al femminile che diede il la ad una colonna sonora rock che dura da un quarto di secolo: da qui sono passati artisti capaci di scrivere pagine importanti della storia della musica, a partire dagli spezzini Manges, Peawees e King Mastino; solo per far qualche nome, si sono esibiti in via Crispi: Verdena, Giuda, Gang, Diaframma, Queers, Doa, Lilith, e come dimenticare il live del mitico Cj Ramone organizzato dalla Skaletta al centro giovanile Dialma Ruggiero?

“Abbiamo avuto la fortuna di vivere "Spezia" dal nostro punto di vista – commenta il direttivo - , un punto di vista particolare che ha portato a vivere infinite esperienze, confronti che fanno crescere, errori dai quali rialzarsi, situazioni magiche e situazioni difficili, serate, nottate, giornate che ci hanno fatto entrare in contatto con persone che ancora fanno parte della nostra vita. In questa occasione ci piacerebbe condividere queste belle esperienze con tutti voi”.

Ed ecco, per festeggiare, due date da segnare con un programma capace di condensare in altrettante serate il vero spirito di questo posto: venerdì 28 aprile, dalle 22.30, presentazione del nuovo merchandise e della birra “Rockaway Beer”, creata appositamente da La Spezia Brewing Co., e dalle 23.30 il live dei Diaframma “gruppo che qui ha suonato molte volte e in cui ci rispecchiamo per coerenza e longevità“ seguito dal dj set di Manubi. Sabato dalle 18, “ArtExhibist”, con le opere del fotografo Jacopo Benassi e l’arte di Prof. Bad Trip/Good Jena, con buffet, mercatino e dj set di Miss QLee; alle 21, via con i concerti di Bloody Hogs, Postura e The Seventy5, prima dell’ultimo live di TheMidnight Kings; a chiudere, dj set di Miss Ginger. Con l’auspicio di festeggiare altri importanti traguardi.

E, mentre è partito il conto alla rovescia per i festeggiamenti, in tanti vogliono condividere un ricordo su ciò che per loro ha significato il locale. Queste le voci di alcuni spezzini che hanno vissuto la Skaletta come avventori, gestori, ma soprattutto si sono esibiti sul palco del club con i loro gruppi.

“Per quelli della mia generazione, la Skaletta è l'inizio di tutto: da lì sono partite tutte le diramazioni della cultura underground spezzina. Sono sicuro del fatto che senza questa esperienza, oggi Spezia sarebbe diversa e molte realtà attualmente attive non esisterebbero. Siamo in tanti ad essere passati di li, molti di noi si sono fatti le ossa li, me compreso”: è il leader dei Peawees Hervé Peroncini a spiegare con una manciata di parole quello che il rock club di via Crispi ha significato per la musica, ma soprattutto per la città.

Andrea Caredda dei Manges, gruppo cresciuto insieme al locale, ne è stato anche gestore dal 1999 al 2002: “Qui si è svolta un grossa fetta della mia vita. Vi abbiamo suonato per la prima volta nel 1994: è stato il primo concerto che hanno organizzato Federica, Daria e gli altri e ci siamo innamorati del clima che si respirava. Il fermento e la voglia di esprimersi hanno trovato terreno fertile: in anni in cui Spezia non era eccellenza in cultura ed intrattenimento, la Skaletta ha fatto scuola. Ho vissuto per anni lontano da Spezia, ma non ho mai smesso di frequentarla, per me è sempre stata casa”.

Un’identità ancora forte anche per Diego Ballani, ex frontman del gruppo mod Made e stimato giornalista musicale: "Per me la Skaletta è sempre stato qualcosa più di un polo di aggregazione, un posto dove andare a bere una birra con gli amici o ad ascoltare un concerto. È stata (ed è tutt'ora) uno dei più significativi laboratori culturali cittadini. Al punto che è un impossibile parlare della cultura spezzina (di quella più sana che ama contaminarsi e proiettarsi verso l'esterno) senza passare dal circolo di Via Crispi".

E dice la sua anche Massimiliano Bertagna, bassista e cantante dei King Mastino: “ha fatto da coalizzante tra varie anime che frequentavano il rock, di cui Spezia ha sempre avuto grande tradizione e ha dato a tanti gruppi la possibilità di andar avanti, formarsi e trovare uno spazio in cui identificarsi. Qui sono passati artisti internazionali come Cj Ramone ed è stata stimolo, laboratorio politico; ci ho lavorato ed è stata una seconda famiglia. Ci sono entrato ragazzo e ho accompagnato per le prime volte qui mio figlio per vedere i concerti”.