La Spezia, riemergono dal passato due tele "dimenticate" di Aurelio Lomi Gentileschi

Dopo il restauro le opere tardo rinascimentali dell'artista pisano torneranno nel convento francescano della Gaggiola, dove sono state ritrovate

Tele di Aurelio Lomi Gentileschi ritrovate nel convento di S. Francesco a Gaggiola (Ansa)

Tele di Aurelio Lomi Gentileschi ritrovate nel convento di S. Francesco a Gaggiola (Ansa)

La Spezia, 2 dicembre 2022 - Due opere riemergono dal passato: sono dei capolavori tardo rinascimentali nati dalle mani dell'artista pisano Aurelio Lomi Gentileschi (1556-1624). Il 7 dicembre le tele ritrovate saranno svelate con una cerimonia ufficiale alle 16 nella chiesa del convento di San Francesco a Gaggiola.

Questo tesoro artistico era rimasto nascosto per lunghissimo tempo nel convento spezzino di Giaggiola, la casa di una piccola comunità di frati francescani, dove è stato scoperto durante una serie di lavori di restyling. Ora, dopo che le tele sono state restaurate, vi ritornerà. Si tratta di due dipinti a olio su tela, le prime opere documentate dell'attività del pittore pisano a Genova, città nella quale visse e operò tra il 1597 e il 1604, e raffigurano rispettivamente "Giuseppe calato nella cisterna" e "Il sacrificio di Isacco". A riportarli all'antico splendore è stato il restauro effettuato sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio

Durante la cerimonia saranno presenti il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, il guardiano del convento frate Luigi Ameglio Rosanna Vitiello, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia. La presentazione del restauro sarà, invece, affidata a Margherita Levoni dello Studio Martino Oberto di Genova.