Traghetti per l’estate? "Tutto ancora al palo"

Dalla Navigazione: "Barche sono pronte, ci dicano come muoverci". E intanto continuano a piovere disdette. No ad assunzioni stagionali

I battelli della Navigazione Golfo dei Poeti attirano ogni anno migliaia di passeggeri

I battelli della Navigazione Golfo dei Poeti attirano ogni anno migliaia di passeggeri

La Spezia, 8 maggio 2020 - Il trasporto marittimo sul golfo cerca la strada per ripartire. Il percorso è lungo e tortuoso, considerando che tardano ad arrivare le linee guida da Roma, il governatore Toti pressa per riaprire quanto prima e i vari sindaci dei comuni costieri sono liberi di emanare ordinanze restrittive rispetto ai regolamenti sovraordinati. La confusione tuttavia non scoraggia gli operatori, che ce la mettono tutta per salvare il salvabile e immaginare una stagione estiva in partenza il 4 giugno.

Giacomo Bello , della ‘Navigazione Golfo dei Poeti’, denuncia una situazione dolorosa: "Siamo fermi. Abbiamo perso il 100% dei mesi di aprile e maggio. Ci stanno arrivando le disdette per giugno. In più abbiamo sostenuto i costi delle manutenzioni e dei rimessaggi delle imbarcazioni. Le lavorazioni iniziano alla fine della stagione, per cui le barche sono pronte. Aspettiamo solo che ci dicano come muoverci. Abbiamo ragionato sulle restrizioni che vengono imposte ad altri tipi di trasporto terrestri e immaginiamo che varranno anche per noi, ma non sappiamo nulla di certo". I soci stanno pensando di garantire almeno le linee più frequentate anche dai locali, quella di Portovenere e quella delle Cinque Terre, ma non azzardano certezze: "Faremo dei tentativi e le linee che non funzionano le sospenderemo, non possiamo permetterci servizi a vuoto. Non assumeremo personale e faremo noi soci con le nostre forze. Normalmente in stagione siamo circa 100 persone di staff. Quest’anno pensiamo meno della metà" conclude Bello che spera almeno nella riapertura dei confini regionali quanto prima.

Anche Antonio Manghi della Cooperativa dei barcaioli di Portovenere trae più o meno le solite conclusioni: "Noi abbiamo fatto servizio per tutto il periodo per gli abitanti della Palmaria, solo su prenotazione. Per la stagione immaginiamo una capienza delle imbarcazioni al 50%, il che significa riorganizzare orari e tratte. Non si possono immaginare giri a vuoto. Ma ce la metteremo tutta per dare un servizio continuativo e di qualità. In questo momento ci sono molti controsensi nelle norme e auspichiamo un maggior raziocinio e buonsenso nella stesura delle linee guida". La stagione 2020 sarà senza dubbio segnata dalla mancanza di turisti stranieri che sono l’80% del totale, e questo tempo di pausa deve essere utile per ripensare tutto il sistema Golfo.

Questo il pensiero di Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato che fa una riflessione sulla delicatezza del momento ma anche sulle opportunità che potrebbero scaturire: "Ci vorrà la massima attenzione da parte di tutti coloro che hanno voce in capitolo perché siamo a forte rischio sociale. Il livello occupazionale scenderà senz’altro con conseguente crisi di famiglie. Gestire questo indebitamento collettivo richiederà massima responsabilità da parte delle istituzioni, ma credo che sia necessario il contributo di ciascuno perché si possa ripartire nel migliore dei modi. Questo momento di stallo ci sta dando la possibilità di ripensare per tempo a un sistema turistico intasato, che va gestito in modo più pianificato, diluendo i flussi su una stagione più lunga e responsabilizzando tutte le parti in gioco per creare servizi qualitativamente migliori".

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