"Spazi per nuove concessioni per ’dribblare’ la Bolkestein"

"Avanti tutta per la mappatura". È quanto Cna balneari, attraverso il suo presidente regionale Alessandro Riccomini, chiede al Governo dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea secondo la quale “le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente”.

Riccomini, ora che fare?

"È necessario certificare il grado della disponibilità della risorsa per garantire nuove iniziative imprenditoriali in aderenza ai principi comunitari della concorrenza. Riteniamo che esista, in ambito nazionale, ampia disponibilità per rilasciare nuove concessioni ed evitare l’applicazione della direttiva Bolkestein per gli attuali concessionari".

Impedimenti all’orizzonte?

"Ci risulta che alcune regioni non abbiano ancora completato il proprio censimento, come per esempio la Lombardia che detiene concessioni lacuali e fluviali".

Dunque? Quali possibili sviluppi?

"Attendiamo fiduciosi le decisioni del Governo per avere un punto fermo da cui partire per risolvere la questione balneare italiana, ormai aperta da quindici anni".