REDAZIONE LA SPEZIA

Perini Navi, arriva la cassa integrazione

Lo annuncia l’Inps che declina le responsabilità dei ritardi nell’erogazione. "Tempi tecnici dovuti alla necessità di elaborare i dati bancari"

Sarà accreditata nei prossimi giorni la Cassa integrazione, relativa al mese di aprile, a favore dei dipendenti della Perini Navi. Lo ha comunicato la direzione regionale dell’Inps che in una nota spiega anche i motivi dei ritardi non attribuibili a loro dire all’istituto di previdenza sociale. "Ribadiamo nuovamente – si legge in una nota stampa – che i ritardi nei pagamenti della cassa integrazione non possono assolutamente essere imputati all’Inps. È di tutta evidenza che l’accredito può avvenire soltanto dopo la lavorazione dei modelli SR41 che contengono i dati bancari dei lavoratori interessati dalla cassa integrazione. Ed è altrettanto facilmente dimostrabile dalle procedure informatiche che i modelli SR41 relativi al mese di aprile sono stati inviati all’Inps il 15 giugno scorso. Trascorsi i necessari e canonici tre giorni per i consueti controlli automatici, i nostri funzionari hanno tempestivamente liquidato le prestazioni nella giornata di sabato 19 giugno. Fatti salvi i tempi bancari, i lavoratori riceveranno a breve le somme dovute. Per il futuro, sarebbe auspicabile maggior rispetto per il lavoro dell’Istituto e per le legittime aspettative dei lavoratori, insieme ad un più efficace controllo circa la tempistica degli adempimenti a carico dell’azienda".

A giorni insomma le spettanze di aprile saranno sicuramente accreditate nei conti correnti di ciascuno dei 75 dipendenti in Cassa integrazione della Perini Navi che erano impiegati nel cantiere madre di Viareggio o in quello a Spezia. Entrambi i cantieri, insieme al logo e a un’imbarcazione di 47 metri in costruzione, come riportato nella nostra edizione di ieri, saranno messi all’asta dal curatore fallimentare il prossimo 30 luglio alle 15 nella sede sociale dell’azienda in via Coppino. "Bisogna ringraziare il curatore fallimentare Franco Della Santa – dice Fabio Righi, uno dei 75 dipendenti della Perini in Cassa integrazione e rappresentante sindacale della Fin Cisl – perché si è sempre comportato in modo corretto con noi e perché in tempi rapidi ha indetto la prima asta per la vendita in blocco della Perini Navi in gara unica che impone all’acquirente il mantenimento del livello occupazionale".

A questo punto il rappresentante della Cisl guarda al futuro e al gruppo industriale che dovrebbe rilevare il prestigioso marchio della Perini Navi. "Adesso – dice Fabio Righi – vedremo chi è veramente interessato ad acquisire il cantiere. Vedremo se hanno un fondamento di verità le tante voci emerse in questi mesi e messe in circolazione anche da chi l’esperienza Perini non l’ha mai vissuta direttamente. Adesso dalle parole bisogna passare ai fatti perché gli eventuali compratori devono anticipare 10 milioni di euro a titolo di deposito cauzionale per partecipare all’asta". La speranza di tutti, ovviamente è che venga allo scoperto un gruppo industriale solido e con esperienze consolidate nel mondo della nautica. Se così non fosse e l’asta andasse deserta, si perderebbe altri mesi prima di procedere a una seconda procedura.

Paolo Di Grazia