FRANCO ANTOLA
Cronaca

Paita punta sullo sviluppo: "Rilancerò le infrastrutture. A partire dalla Pontremolese"

Giudizio tranciante sulla gestione del capitolo sanità: "Sbagliato rinunciare ai soldi del Mes". E sul caso Palmaria: "Fiera di essere sempre stata critica su stravolgimenti e svendita dell’isola".

Paita punta sullo sviluppo: "Rilancerò le infrastrutture. A partire dalla Pontremolese"

Un ’cursus honorum’ cominciato presto, sui banchi del Consiglio comunale spezzino. Poi la Regione (consigliere e assessore) e infine il Parlamento dove oggi, da senatrice – dopo la precedente legislatura da deputato – Raffaella Paita, lasciato il Pd, siede sotto le insegne renziane di Italia Viva, di cui è anche coordinatrice nazionale. In varie commissioni si occupa di bilancio, contrasto ai fenomeni di intolleranza e razzismo e antimafia. Alle Europee di sabato e domenica correrà con ’Stati uniti d’Europa’, la coalizione di scopo di cui fanno parte Italia Viva, +Europa, Partito socialista italiano, Radicali italiani, Libdem e Italia c’è al centro.

Senatrice Paita, mai come oggi Spezia ha bisogno di far sentire una voce autorevole in Europa. Quali saranno, nell’ipotesi di un’elezione al Parlamento europeo, le linee guida della sua azione?

"L’Europa sarà sempre più decisiva per il destino dell’Italia. Per una città con grande vocazione internazionale come Spezia, una presenza forte e autorevole sarà importante. Cito un caso clamoroso: gran parte dell’economia spezzina è fondata sulle attività sul mare tradizionali ma anche innovative – penso al grande ruolo che assumerà il Polo della subacquea –: ebbene proprio in questi giorni la Commissione europea ha deferito alla Corte di giustizia l’Italia perché non ha garantito l’attuazione della direttiva europea sullo spazio marittimo. La figuraccia del governo Meloni ci sta facendo perdere enormi opportunità per Spezia".

Per la sanità quali misure sarebbero auspicabili a livello sovranazionale?

"La sanità è al primo posto del mio impegno. Con i soldi del Mes potremo migliorare i nostri ospedali e abbattere le liste d’attesa. Meloni non ha voluto prendere questi soldi che avrebbero aiutato la sanità in Italia, anche qui dove spesso le persone non hanno servizi all’altezza e devono aspettare anni per un esame. Tutto ciò è inaccettabile".

Quanto peserà su questo specifico settore il terremoto giudiziario che ha travolto il governatore Toti, e non solo lui?

"Evidentemente si è chiusa una stagione. Tutti sanno che sono garantista, soprattutto coi miei avversari. A differenza di Toti, che ricordo bene come si è comportato con me. Tuttavia il mio giudizio politico, in particolare su come è stata gestita la sanità, è pessimo: in questi anni non si è fatto nulla, a Spezia si aspetta ancora il nuovo ospedale, il nostro sistema è un colabrodo. I più deboli scontano questa situazione, mentre il privato prolifera".

Più in generale, quale potrà essere l’effetto sugli elettori, anche alle amministrative, dell’inchiesta in corso?

"Sicuramente questa vicenda contribuirà a creare ancora più distacco tra i liguri e la politica. Per questo serve un progetto nuovo che non rinunci allo sviluppo e alla crescita realizzate in trasparenza e legalità. Abbiamo bisogno di serietà e competenza. Non di chi dice no a tutto".

Spezia e le grandi opere. Quali sono a suo giudizio le più clamorose occasioni perse finora, e come rimediare?

"La Spezia ha preso pochi finanziamenti dal Pnrr rispetto ad altre città, evidentemente è mancata la proposta dell’amministrazione. In Europa opererò per rilanciare immediatamente il sistema delle infrastrutture, Pontremolese in primo luogo. Da presidente della Commissione trasporti, avevo ottenuto la progettazione preliminare. Purtroppo Meloni, Salvini e Rixi hanno deciso di abbandonare quest’opera: un fatto grave che condanna il porto della Spezia e l’economia del territorio. Riprenderemo in mano questo dossier che ha una forte valenza europea dal momento che è una articolazione della Tirreno – Brennero".

Turismo. Quali strategie di rilancio sono possibili, in coerenza con la tutela di territori e biodiversità?

"La Spezia ha scoperto una vocazione turistica importante. Sono fiera di essere sempre stata critica sulle ipotesi di stravolgimento e svendita della Palmaria. Per potenziare questa vocazione serve la nuova stazione di Migliarina. Oltre al turismo ci sono altre sfide da affrontare come ad esempio il tema completamente ignorato delle aree Enel. È un’opportunità fondamentale per l’insediamento di nuove aziende. C’è bisogno di grande impegno anche nel settore dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Sono partite decisive che si giocheranno in Europa".