Lancia droga nel cortile del carcere. Catturato in flagrante dalla polizia

Operazione congiunta della squadra mobile con la penitenziaria l’altro pomeriggio a Villa Andreino. Nel pacco lanciato oltre il muro di cinta dal 35enne arrestato, c’era anche una scheda telefonica.

Il metodo che avevano escogitato era banale. Lanciare la droga e le schede telefoniche, mentre i detenuti erano nel cortile esterno di Villa Andreino per trascorrere il tempo dell’attività all’aria aperta. Ma gli agenti della polizia penitenziaria avevano notato, nei giorni scorsi, i tentativi di lanci dall’esterno del carcere di pacchetti contenenti sostanza stupefacente e telefonini. Così assieme alla squadra mobile della questura prontamente informata, hanno predisposto un intervento per catturare i lanciatori. Che è andato a buon fine. E’ finito in manette Samir Kbairi, marocchino di 35 anni in Italia senza fissa dimora, mentre il complice che gli faceva da palo è riuscito a fuggire ma ha le ore contate.

Polizia penitenziaria e squadra mobile sono entrate in azione giovedì pomeriggio quando il 35enne, già noto agli uffici, in compagnia di un connazionale, è stato avvistato nei pressi della

della casa circondariale durante l’ora d’aria dei detenuti. Nel momento dell’azione Samir Kbairi si è avvicinato al muro di cinta estraendo dalla tasca della giacca un pacchetto, che ha lanciato subito dopo all’interno del cortile di Villa Andreino. Comunicava gesticolando con l’altro, che avrebbe dovuto segnalargli la presenza delle forze dell’ordine. Che, questa volta, c’erano davvero, pronte ad intervenire. Il 35enne ha tentato di scappare ma è stato inseguito e fermato dai poliziotti della squadra mobile, mentre dentro al cortile la polizia penitenziaria ha recuperato il pacchetto. Nell’involucro sono stati trovati alcuni grammi di cocaina e hashish ancora da confezionare e suddividere in dosi, nonché diverse pastiglie di buprenorfina; un “oppiaceo di sintesi” con azione agonista-antagonista: ovvero che agisce in parte come un oppiaceo (eroina, morfina, metadone) ed in parte come un suo antagonista e, quindi, prodotto per essere utilizzato nelle cure della dipendenza da sostanze stupefacenti. E’ stata rinvenuta una scheda telefonica che, se recapitata, avrebbe consentito ai detenuti di mantenere contatti con l’esterno. Per rendere più agevole il lancio erano state introdotte nel pacchetto anche due batterie mezze torce, per appesantire il pacco.

Samir Kbairi, già gravato da precedenti di polizia, veniva tratto in arresto e associato proprio nella medesima casa circondariale. Nelle prossime ore, difeso dall’avvocato di fiducia Alessandro Silvestri, sarà ascoltato dal gip per la convalida dell’arresto. ll complice, che è sempre rimasto a distanza pronto alla fuga, riconosciuto con certezza dai poliziotti, è ricercato ed intanto è stato denunciato.

M.B.