La tragedia e il riscatto. Anglisani è Giobbe al Pin col Trac Festival

Sotto lo chapiteau lo show vincitore dell’edizione 2017 dei ’Teatri del sacro’. Sul palco trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer e del Novecento.

La tragedia e il riscatto. Anglisani è Giobbe al Pin col Trac Festival

La tragedia e il riscatto. Anglisani è Giobbe al Pin col Trac Festival

Dopo il Teatro Provvidenza a Torino e prima del Piccolo Teatro Tom Benetollo di Padova, arriva allo chapiteau del Pin, per il ‘Trac Festival’, stasera alle 21, lo spettacolo ‘Giobbe, storia di un uomo semplice’, vincitore dei ‘Teatri del sacro’ 2017. La tragedia e il riscatto di un uomo semplice, in uno spettacolo con protagonista Roberto Anglisani (la regia è di Francesco Niccolini) che attraversa la Grande Storia del Novecento, dalla guerra russo-giapponese alla Prima Guerra Mondiale. "Più di cent’anni fa, in Russia, in un piccolissimo villaggio di frontiera, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, con molta passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini, come pensava di lui sua moglie".

Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento e soprattutto attraversa il cuore di Mendel, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato. Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer, "Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge". Per questo Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e il dolore mette a dura prova anche l’uomo più giusto. ‘Giobbe’ – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni: ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricco di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po’ di più. I biglietti (10 euro, 7 il ridotto) si possono acquistare prima dello spettacolo al botteghino o sulla piattaforma online Vivaticket.

Marco Magi