Indennità di retribuzione, i ricorsi finiranno in aula

Nel vuoto la raffica di istanze gerarchiche depositate dai lavoratori di Atc. I sindacati chiamano a raccolta: colletta per avviare l’istruttoria in tribunale

Mario Bonafiglia Sindacalista referente di Atc Esercizio per Fit Cisl

Mario Bonafiglia Sindacalista referente di Atc Esercizio per Fit Cisl

La Spezia, 30 aprile 2024 – Potrebbe essere una delle prime grane con cui dovrà fare i conti il nuovo amministratore delegato di Atc Esercizio. Il ’bubbone’ del mancato pagamento delle indennità di retribuzione ferie e presenza rischia di deflagrare, se è vero che da qualche giorno le organizzazioni sindacali di categoria stanno sollecitando i lavoratori a consegnare copia dei documenti e delle buste paga per avviare una vertenza in tribunale, dopo che la raffica di ricorsi gerarchici (circa 340) depositati dai lavoratori alla fine di marzo sono letteralmente caduti nel vuoto senza che l’azienda li prendesse in considerazione. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Cobas, con un comunicato interno hanno sollecitato i lavoratori a consegnare entro la prima settimana di maggio il materiale e una somma compresa tra i 10 e i 20 euro per avviare le pratiche. Stessa cosa per la Faisa Cisal, che se da un lato ha chiesto ai lavoratori di preparare la documentazione, dall’altra ha manifestato l’intenzione di provare a instaurare un dialogo col nuovo cda per cercare di ottenere quanto richiesto senza l’intervento del tribunale.

Come è noto, tutto ruota attorno a un’indennità prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro Autoferrotranvieri licenziato nel 2022, che non sarebbe stata corrisposta per intero da Atc. Il nuovo contratto fissa 8 euro giornalieri l’indennità di retribuzione ferie, in Atc invece, l’indennità è ferma a 6,5 euro, soglia determinata dagli accordi integrativi aziendali. Da anni, a livello locale i sindacati Chil, Cisl e Cobas hanno sollecitato più volte il cda di Atc Esercizio ad adeguare le indennità, chie dendo di stabilire almeno la somma di 8 euro sommando le indennità legate a presenza, guida e turno, e riconoscendo il medesimo indennizzo anche nelle giornate di ferie, come da contratto nazionale. Ipotesi sempre respinte da Atc, e che hanno portato il mese scorso all’offensiva dei dipendenti, assistiti proprio dalle sigle di categoria. In soldoni, si parla di 45 euro in più all’anno in relazione al differenziale sull’indennità di ferie, e di circa 450 euro all’anno per ciò che riguarda l’adeguamento dell’attuale indennità. Con i dipendenti che ora sono intenzionati a passare alle vie legali.

Matteo Marcello