Travolto da un cinghiale, ciclista ferito gravemente

Gli ungulati si avvicinano sempre di più alle abitazioni. "Situazione intollerabile: servono subito interventi"

Ambulanza (foto di repertorio)

Ambulanza (foto di repertorio)

Val di Vara, 28 luglio 2021 - Aggredito da un cinghiale mentre pedala lungo la provinciale. Se l’è vista brutta nei giorni scorsi un ciclista spezzino, attaccato da un ungulato che stava attraversando la strada insieme ai suoi piccoli. Per il malcapitato ciclista, frattura del bacino e della mandibola, con 30 giorni di prognosi. Una bruttissima avventura. A denunciare il grave l’episodio è Coldiretti, che rilancia sulla pericolosità sociale ed economica derivante dal proliferare incontrollato dei cinghiali.

"Non è più tollerabile questa condizione – evidenziano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – bisogna intervenire per risolvere definitivamente il problema. Continue incursioni minano la tenuta ambientale e sociale, mettono a rischio la sicurezza stradale, oltre a quella degli animali stessi: è impensabile non riconoscere la gravità della situazione e non scegliere di agire con urgenza per porre un freno alla proliferazione incontrollata. Per le strade e nelle città non è un evento raro ormai trovarsi faccia a faccia con uno o più esemplari di cinghiale, che scorrazzano indisturbati partendo proprio dal capoluogo regionale. In campagna, da ponente a levante, è un continuo susseguirsi di segnalazioni, partendo dalle colture che vengono completamente distrutte dal passaggio degli animali, mentre appezzamenti di terreno vengono scavati e solcati in modo irrimediabile, muretti a secco danneggiati e in alcuni casi rasi al suolo, boschi devastati, strade consortili e mulattiere rese impercorribili, pericolo di spiacevoli incontri nei giardini pubblici, sui sentieri dell’entroterra e sulle strade carrozzabili.

Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della peste suina africana. La Regione – concludono Boeri e Rivarossa –, dando anche seguito alla mobilitazione Coldiretti dello scorso 8 luglio, non può più permettersi di perdere tempo: servono azioni tangibili ed immediate". Secondo una stima dell’associazione, sarebbero oltre 70mila i cinghiali presenti nei boschi della Liguria.