5 Terre, lavoratori lasciati a piedi. Confcommercio lancia l’appello: "Servizi per aiutare chi si sposta"

Nel mirino la carenza di treni e di autobus per tornare a casa una volta terminato il turno serale. Graziani: "Le ferrovie e gli altri enti preposti al trasporto pubblico locale prendano provvedimenti".

5 Terre, lavoratori lasciati a piedi. Confcommercio lancia l’appello: "Servizi per aiutare chi si sposta"

5 Terre, lavoratori lasciati a piedi. Confcommercio lancia l’appello: "Servizi per aiutare chi si sposta"

Treni insufficienti, bus introvabili: non mancano le difficoltà per i tanti dipendenti spezzini che lavorano alle Cinque Terre. Nel mirino, le situazioni che si verificano soprattutto alla sera, quando i lavoratori, terminato il turno di serale di lavoro, devono fare i salti mortali per tornare a casa. A sollevare il tema è Confcommercio, che ha raccolto molte testimonianze da parte dei titolari di pubblici esercizi associati. I titolari spiegano come i dipendenti, una volta saliti sul treno in direzione La Spezia centrale, siano impossibilitati a raggiungere le proprie abitazioni, costretti a percorrere chilometri a piedi o come accade più spesso a rinunciare al posto di lavoro. "In una situazione dove già le nostre attività fanno fatica a trovare personale si aggiunge una problematica non di poco conto che disincentiva i lavoratori del settore turismo a proseguire la propria attività lavorativa" afferma Vittorio Graziani, presidente di Confcommercio. Quando i dipendenti rientrano alla Spezia con i treni serali si trovano infatti ’abbandonati’ in stazione. "Ci sono ragazze e ragazzi che lavorano nelle nostre attività da decenni – spiegano alcuni associati – e ora non vogliono più lavorare la sera. Già trovare personale è faticoso, ma così diventa insostenibile". L’associazione chiede che dunque di tutelare maggiormente questa categoria offrendo la possibilità di usufruire di un servizio adeguato. "Ci aspettiamo che all’aumento delle tariffe dei treni corrisponda anche un aumento dei servizi – dichiara Graziani –. Una richiesta in questo caso non solo in nome dei turisti, ma anche e soprattutto in nome di chi lavora. Dobbiamo mettere queste persone nelle condizioni di tornare a casa al sicuro. Ci auguriamo che sia le ferrovie sia gli enti preposti al servizio pubblico locale possano prendere provvediment". "Questo disagio non è accettabile – aggiunge Gianni Bellingeri, presidente di Confcommercio Cinque Terre –. L’ultimo treno che i dipendenti prendono per rincasare dal lavoro è alle 23.30 con fine corsa alla stazione centrale della Spezia. Questi ragazzi devono sapere come tornare a casa". Tra le soluzioni richieste un incremento delle corse degli autobus serali, ma anche un prolungamento del Cinque Terre Express fino alla stazione di Migliarina, così da avvicinare alla zona maggiormente popolata i ragazzi che lavorano nelle attività.

mat.mar.