"Mio figlio ha un'obesità grave, ma la vaccinazione è impossibile''

Un lettore segnala le forti difficoltà a ottenere un appuntamento per suo figlio affetto anche da altre patologie: "Un mese senza risposta"

Difficoltà per i pazienti fragili ad accedere alla vaccinazione

Difficoltà per i pazienti fragili ad accedere alla vaccinazione

Grosseto, 9 aprile 2021 - I pazienti obesi con indice Bmi sopra a 35 sono considerati pazienti fragili e dunque da vaccinare subito, soprattutto se oltre all’obesità soffrono anche di altre patologie. Purtroppo, però, non riescono a compiere in maniera corretta la procedura di prenotazione (che nella maggior parte dei casi devono eseguire autonomamente) perché il sistema informatico della Regione, nel canale ’pazienti fragili’, non peremmete loro di arrivare in fondo e ottenere il tanto ambito codice di otto cifre che porta poi ad avere un appuntamento.

Sono moltissimi i casi di questo genere in tutta la Regione e ve ne sono anche in Maremma come un nostro lettore ci racconta. «Lo scorso 15 marzo ho provato a prenotare sul portale regionale delle vaccinazioni la puntura immunizzante per mio figlio che seppur molto giovane ha una grave obesità e tantissime altre patologie – racconta il lettore, della cui identità siamo certi, ma che ha richiesto di non essere citato con nome e cognome – E’ andato tutto bene fino al momento di richiedere il codice di otto cifre che mi avrebbe consentito di prendere un appuntamento. A quel punto il sistema informatico si è bloccato. Un sms mi informava che la ’posizione di mio figlio era ancora da valutare’ e che dunque avrei avuto notizie in seguito.

Ma è trascorso quasi un mese e non ho più saputo nulla. Le agende sono rimaste chiuse a lungo, poi è uscita la notiza della doppia tabella di pazienti fragili, in cui si dice che per i casi come quello di mio figlio, ad esempio, bisogna avere un codice di esenzione. Ma per l’obesità, anche grave, un codice di esenzione non esiste. Dunque nessuno potrà mai chiamare a casa mio figlio per comunicargli di andare a vaccinarsi. Né io posso prenotare, perché il sistema si blocca. Che bisogna fare allora? So che ci sono altre persone nelle mie stesse condizioni le quali non sanno a quale santo rivolgersi. Ho provato con il mio medico di famiglia, ma anche lui non sa darmi indicazioni. Spero che Asl attraverso un articolo di giornale possa spiegare come quando mio figlio potrà essere vaccinato, perché da genitore ho paura possa contrarre il virus e andare incontro a gravi conseguenze". La situazione è molto complessa e resa ancor più ingarbugliata dalla carenza di dosi vaccinali, fatto che costringe la Regione e dunque l’Asl a modificare in continuazione la programmazione a suo tempo realizzata. Comunque sembra che i veritci dell’Asl Toscana Sud Est conoscano molto bene questo ’buco’ informatico-organizzativo e stiano lavorando per colmarlo. I direttori aziendali, infatti, sanno bene che per l’obesità non esiste un codice di esenzione come pure si rendono conto dell’importanza della vaccinazione per questi soggetti. In queste ore, dunque, stanno studiando la metodologia da seguire per dare una risposta ai tantissimi che si trovano nelle stesse condizioni descritte dal nostro lettore. Tra le tante difficoltà che Asl, su questo specifico punto, è chiamata ad affrontare c’è proprio quello dei numeri: tanti bisogni e pochi vaccini. Tra l’altro nelle ultime 48 ore a complicare ulteriormente la situazione è arrivato il consiglio dell’Ema di utilzizare il vaccino AstraZeneca solo su persone che abbiano più di 60 anni. Tuttavia circola l’idea di creare una ’bolla vaccinale’ per tutti questi pazienti in sospeso, da inserire nella programmazione già esistente. Andrea Fabbri