Rapina a mano armata alla farmacia San Giuseppe, presi

Arrestati due uomini che sono entrati con il volto travisato e con le pistole in pugno. Fermati sull’Aurelia dopo un inseguimento

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"Dateci i soldi". Due pistole in pugno e col volto travisato dal passamontagna. Poi sono scappati ma la Polizia li ha arrestati dopo averli inseguiti.

Paura ieri, intorno all’ora di pranzo, alla farmacia di San Giuseppe, a Barbanella. Due uomini, incappucciati e armati, sono entrati dentro la farmacia che si trova all’incrocio tra via Fabio Massimo e via Giusti quando dentro c’erano poche persone. Si sono immediatamente diretti verso il bancone e con le armi in pugno hanno minacciato l’addetta alle vendite.

Dopo essersi fatti consegnare l’incasso, i due sono scappati sulla strada e sono saliti in auto dopo essere riusciti a mettersi in tasca l’incasso della mattina, circa duemila euro. Allontanandosi a velocità elevata verso l’Aurelia.

A dare l’allarme sono stati i titolari della farmacia che hanno avvertito le forze dell’ordine.

E’ stata la polizia, grazie agli uomini delle "Volanti" ad intercettare l’auto, una Punto di colore grigio, senza averla mai persa di vista dopo, inseguendola fino al luogo dove poi è stata fermata, Gli uomini della Volante hanno fermato l’auto e i due non hanno opposto resistenza.

Gli agenti della questura di Grosseto si sono infatti indirizzati verso quella Punto a che era stata riconosciuta da alcune persone che erano fuori dalla farmacia e che avevano dato una minuziosa ricostruzione di quello che era accaduto.

L’utilitaria era fuggita ad altissima velocità nelle vie della città e poi ha tentato di lasciare Grosseto indirizzandosi sull’Aurelia. Ma non avevano fatto i conti con la capillare organizzazione delle forze dell’ordine che hanno iniziato l’inseguimento e in pochi minuti l’auto è stata fermata a Gavorrano sull’Aurelia.

I due, entrambi di nazionalità italiana, sono stati immediatamente arrestati e condotti nelle camere di sicurezza della questura di Grosseto in attesa del trasferimento nel carcere di via Saffi.