ANDREA CAPITANI
Cronaca

Preoccupa il calo demografico: "Occorre attrarre giovani e famiglie. Pensiamo a politiche sulla casa"

I consiglieri di minoranza chiedono interventi per frenare lo spopolamento del territorio comunale

I consiglieri di minoranza chiedono interventi per frenare lo spopolamento del territorio comunale

I consiglieri di minoranza chiedono interventi per frenare lo spopolamento del territorio comunale

"Il calo demografico a Monte Argentario è un fenomeno negativo che richiede urgenti soluzioni". Il gruppo Per l’Argentario è allarmato per gli ultimi dati e propone alcune soluzioni.

"Il territorio comunale vive un preoccupante calo demografico – sottolinea il capogruppo Marco Nieto –. Questo trend negativo si inserisce in un contesto più ampio: mentre da un lato si registra una fuga di residenti e un impoverimento demografico, dall’altro emergono comuni limitrofi che si arricchiscono di nuovi abitanti. La causa principale di questo declino demografico può essere ricondotta a vent’anni di scelte politiche errate e poco lungimiranti. Le amministrazioni locali hanno spesso puntato il dito verso fattori esterni, senza però mettere in campo soluzioni concrete che possano invertire il trend ormai assodato. La mancanza di politiche abitative adeguate ha costretto molte giovani coppie a lasciare Monte Argentario, favorendo un incremento della popolazione nei comuni circostanti, come la frazione di Albinia. È fondamentale che il Comune di Monte Argentario intervenga con decisione per affrontare questa crisi demografica. Una delle prime azioni da intraprendere è quella di promuovere politiche abitative mirate. Ad esempio, l’implementazione di bandi specifici che favoriscano particolari categorie di cittadini, come giovani coppie e famiglie in difficoltà, nell’acquisto della prima casa. Un’opzione potrebbe essere quella di attuare un ’patto di futura vendita’, che permetta ai beneficiari di locare l’immobile a canoni inferiori rispetto al mercato, con la possibilità di acquisirlo dopo un determinato periodo".

Il gruppo prosegue con le proposte. "In parallelo – dice Nieto – è essenziale rivedere le politiche lavorative prendendo in considerazione ad esempio un tema caldo: le concessioni demaniali. Oggi più che mai, è necessario individuare le condizioni che possano favorire il frazionamento delle concessioni in piccoli lotti, consentendo così una massima partecipazione da parte di imprese, comprese quelle di piccolissime dimensioni. Questa misura non solo stimolerebbe l’occupazione locale, ma contribuirebbe anche a rendere il nostro territorio più attrattivo e competitivo".