La nostra sicurezza in mare. Incendio in una barca nel porto. Ma l’intervento è un’esercitazione

Simulazione organizzata dall’Ufficio Circondiale Marittimo. Intervenuti anche Vigili del fuoco, 118 e Municipale

La nostra sicurezza in mare. Incendio in una barca nel porto. Ma l’intervento è un’esercitazione

La nostra sicurezza in mare. Incendio in una barca nel porto. Ma l’intervento è un’esercitazione

Una barca a fuoco, ma è un’esercitazione.

Ieri mattina, nel porto di Porto Santo Stefano, si è svolta un’esercitazione antincendio organizzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo, che ha visto la partecipazione di dipendenti, pattuglie a terra e mezzi nautici a mare, con le squadre dei Vigili del fuoco, il mezzo nautico della sezione operativa navale della Guardia di finanza, il personale medico della Croce rossa italiana con un’ambulanza di soccorso e gli operatori della Polizia municipale.

La simulazione è la seconda effettuata nel 2023 per terminare il ciclo annuale suddiviso in due esercitazioni semestrali, operate in modalità differenti per addestrare il personale ai tanti scenari che possono presentarsi in caso di incendio.

È stato così simulato un incendio divampato a bordo di un’imbarcazione di bandiera italiana, ormeggiata a un pontile in concessione all’interno del porto. Nel corso dell’esercitazione il personale di bordo, scoperto il principio d’incendio, ha avvisato la sala operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo, che ha attivato subito le procedure previste dal piano antincendio locale che, in questi casi, prevedono l’immediato intervento congiunto degli uomini e dei mezzi della Capitaneria in stretto coordinamento con quelli dei Vigli del fuoco.

È stato allertato anche il servizio di soccorso medico, con un marittimo che simulato di aver riportato lievi ustioni e un principio d’intossicazione.

Tutto il personale operante ha portato a termine, nei tempi previsti, le operazioni di spegnimento del principio di incendio, messo in sicurezza l’unità interessata e terminato il soccorso al marittimo infortunato.

Al termine dell’esercitazione, si è tenuto il consueto "debriefing" per verificare l’esito degli interventi effettuati, che è stato ritenuto adeguato ai piani ed ai protocolli di emergenza in vigore.

Queste esercitazioni risultano utili per testare il livello di addestramento, la tempistica di intervento e la sinergia tra le diverse componenti che operano durante l’emergenza, oltre a monitorare l’efficienza dei mezzi antincendio.