REDAZIONE GROSSETO

I giovani e la violenza . Calci e pugni alla festa in piazza. Minorenne finisce all’ospedale

Grosseto, la scintilla sarebbe scoccata dopo un apprezzamento rivolto a una ragazzina. Venerdì scorso a Prato, davanti a due scuole, c’era già stata una rissa con tanto di coltello.

Non si ferma la violenza fra giovanissimi

Non si ferma la violenza fra giovanissimi

Una bella serata, con migliaia di persone a passeggio nel centro storico e sulle mura cittadine dove in ogni strada c’era qualcosa da seguire grazie alla "Notte Visibile" organizzata dal Comune. Solo che qualcuno ha voluto rovinare l’aria di festa dandosele di santa ragione e l’amarezza è ancor più grande considerata l’eta dei protagonisti: tutti giovanissimi. Il ragazzino rimasto ferito e portato in ospedale non ha ancora compiuto 15 anni. Follia.

Tutto nasce in piazza in seguito – pare – a qualche parola di troppo rivolta a una ragazzina che era in compagnia di amici. Parole offensive, di stampo razzista, sarebbero poi arrivate anche verso alcuni suoi amici. Il gruppo preso di mira avrebbe risposto ai coetanei e la disputa, dalla piazza, si è spostata sui camminamenti delle mura medicee dove uno dei ragazzi del gruppo offeso sarebbe stato colpito prima con un pugno al volto e poi, una volta a terra, preso a calci. L’aggressore si è dileguato, mentre il quattordicenne è stato portato in ospedale per accertamenti. Guardia di finanza e carabinieri hanno cercato di ricostruire quanto accaduto attraverso le testimonianze degli altri ragazzi.

Ragazzini protagonisti in negativo anche a Prato, venerdì, per una rissa avvenuta intorno alle 13 di fronte a due scuole superiori. Il video ha fatto il giro del web. L’impressione è che non si tratti di giovani che frequentano quelle scuole e non è ben chiaro neppure se i gruppi di giovani si siano dati appuntamento lì, oppure se si siano ritrovati per caso. Fatto sta che almeno uno di loro – si parla di una ventina di giovani coinvolti – ha tirato fuori un coltello con il quale ha ferito un altro giovane, di origini marocchine.

Luca Mantiglioni